Tajani: “In arrivo voli speciali dal Libano con 180 italiani”. Poi zittisce Renzi che va ‘fuori tema’

3 Ott 2024 17:27 - di Stefania Campitelli

Riflettori puntati sulla crisi mediorientale, la polveriera libanese e il ruolo della missione Unifil oggi al Senato per il question time rivolto al ministro degli Esteri Antonio Tajani, che nel pomeriggio ha poi incontrato papa Francesco (“Abbiamo avuto una lunga conversazione sui temi internazionali e sugli sforzi per la pace”). “L’escalation delle ultime ore ha aumentato significativamente il rischio di un conflitto regionale su vasta scala”, ha detto il titolare della Farnesina rispondendo alle interrogazioni.

Tajani al Senato: tenere aperti tutti i canali

“Il governo italiano, in qualità di presidente del G7, sta lavorando a tutti i livelli per evitare un ulteriore aggravamento della crisi in Medio Oriente. La via diplomatica è l’unica che può fermare una spirale di violenza e instabilità. La de-escalation è una condizione essenziale per riportare l’intero quadrante su dialogo e stabilità”. Tajani ha detto chiaramente che è necessario mantenere aperti i canali di dialogo e fare pressione su tutti gli attori coinvolti, compresi Hezbollah e Hamas. E ha indicato come centrale il ruolo dell’Onu e dell’Unifil. “Abbiamo sempre deplorato le azioni destabilizzanti di Teheran. Ma il canale di dialogo deve rimanere aperto. Chiediamo a tutti, assolutamente a tutti, anche a Israele, di interrompere questo drammatico ciclo di violenza e distruzione”.

L’Unifil è centrale nel lavoro diplomatico

“La soluzione diplomatica – ha aggiunto – ruota anche intorno al rafforzamento della capacità operativa di Unifil. Che deve essere messa nelle condizioni di svolgere appieno il suo mandato. Ma non dipende da noi prendere questa decisione, dipende dalle Nazioni Unite”. Sotto il profilo umanitario il ministro degli Esteri ha detto che quanto è successo a Gaza non può ripetersi anche in Libano.

Appello agli italiani in Iran a rientrare in patria

Quindi la raccomandazione agli italiani in Iran – circa 700 – di tornare in Italia con i voli commerciali, “che – ha detto Tajani – sono in graduale ripresa”. “In una situazione sul terreno particolarmente complessa – ha aggiunto –  “ci stiamo adoperando per favorire un aumento dei collegamenti in uscita da Beirut, inclusi voli charter e altre modalità, su cui lavoriamo con il ministero della Difesa. Proprio in queste ore stiamo organizzando un volo charter speciale per trasferire in Italia circa 180 connazionali, che speriamo possano arrivare già stasera”.

Al G7 di Pescara conferenza sul Medioriente

Poi l’annuncio di voler aprire il G7 Sviluppo di Pescara del 22 ottobre con una conferenza internazionale umanitaria sul Medio Oriente, per far fronte alla difficile situazione in Libano e a Gaza. “Saranno presenti le agenzie delle Nazioni Unite, la società civile e le associazioni di categoria. Ne parlerò tra poco anche con l’Alto Commissario per i Rifugiati, Filippo Grandi”, ha detto Tajani.

Botta e risposta Tajani-Renzi in Aula

Non è mancato un duello verbale con Matteo Renzi.  Ad aprire la polemica  il leader di Iv, che ha accusato il ministro degli Esteri di “non aver brillato” durante la presidenza G7. “Non ricordiamo un’idea, una proposta che sotto la sua presidenza in un 2024 così complesso non dico abbiamo portato a casa, ma almeno messo sul tavolo”. Così Renzi che ha sottolineato che l’Italia è  stato l’unico Paese del G7 ad avere una posizione diversa sull’utilizzo delle armi all’Ucraina. E ancora: “Dobbiamo credere al Tajani di agosto che è per il sì allo ius scholae o al Tajani di settembre che è per il sì a Meloni e Salvini e per il no allo ius scholae?”.

Il ministro: oggi non si parla di cittadinanza

Puntuale è arrivata la risposta del leader forzista. “Non è questo il luogo dove fare il dibattito sul diritto di cittadinanza”, ha detto Tajani. “Ho il piacere di informare l’interrogante che durante il Consiglio Affari Esteri è passata la linea dell’Italia sulle armi all’Ucraina. E quindi non risponde a verità ciò che lei ha detto”. Seguono altri attacchi dell’ex premier che, finito il suo ‘comizio’ esce dall’Aula. Ultima frecciata di Tajani. “Ha così grande interesse per la polita estera che appena ha parlato se ne è andato dall’Aula. Mi pare che il giudizio sulla sua politica e su quella che faccio io l’hanno data gli elettori alle Europee”.

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