Tank israeliano attacca la postazione Unifil del contingente spagnolo. Crosetto: regole d’ingaggio da rivedere
“Questa mattina i caschi blu della postazione nei pressi di Kafer Kela hanno osservato un tank dell’Idf Merkava che sparava alla loro torretta di controllo. Due telecamere sono state distrutte e la torretta è stata danneggiata”. E’ quanto si legge in una dichiarazione dell’Unifil in cui si afferma che “ancora una volta abbiamo visto aprire il fuoco in modo diretto ed apparentemente deliberato contro una postazione dell’Unifil”.
“Ricordiamo all’Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di assicurare la sicurezza del personale e delle proprietà dell’Onu e rispettare l’inviolabilità di tutti i siti dell’Onu in ogni momento”, conclude la nota dell’Unifil. L’attacco da parte di un tank israeliano contro una postazione Unifil è avvenuto nel settore in un cui opera il contingente spagnolo dei caschi blu.
Netanyahu: non abbiamo nulla contro Unifil
“Non abbiamo assolutamente nulla contro l’Unifil”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un’intervista a Le Figaro. “E’ vero che Hezbollah si nasconde spesso dietro postazioni Unifil per lanciare dei missili contro di noi”, ribadisce, rammaricandosi che dal 2006 la risoluzione 1701 non sia stata implementata. La milizia libanese “ha scavato centinaia di tunnel e di nascondigli, dove abbiamo appena trovato una quantità di armamenti russi di ultima generazione. In quasi vent’anni, quanti missili di Hezbollah ha fermato l’Unifil? Zero!”, conclude il premier.
Crosetto: è saltata la catena di comando libanese
“Sta saltando la catena militare libanese e questo ha bloccato anche la possibilità dei nostri militari (Unifil) di muoversi ed implementare quella che era la decisione della risoluzione Onu”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla trasmissione ‘Cinque minuti´ su Rai 1, spiegando la necessità di un cambio delle regole di ingaggio che però deve decidere l’Onu. “Le regole d’ingaggio che ci hanno guidato fino ad adesso consentivano ai nostri militari di muoversi soltanto se si muovevano con dei militari delle forze armate libanesi” ma “le forze armate libanesi sono state distrutte totalmente dalla crisi economica, dall’inflazione: ormai lo stipendio di un soldato è un ventesimo, un venticinquesimo di come era qualche anno fa, per cui è saltata praticamente, sta saltando la catena militare libanese e questo ha bloccato anche la possibilità dei nostri militari di muoversi ed implementare quella che era la decisione della risoluzione Onu: quella che non ci fosse nessun pericolo da parte di Hezbollah per una linea di confine di 10 chilometri tra il Libano e Israele, e quello ha portato a questa guerra per liberare questa zona e rimettere in sicurezza il nord di Israele, che è una cosa che io dico da un anno e mezzo, cioè da prima che iniziasse questa guerra, sto dicendo che le regole d’ingaggio non consentivano agli Unifil e ai nostri militari di arrivare a quella che sarebbe stata una soluzione che non avrebbe fatto partire la guerra”, ha detto Crosetto.