Terrorista palestinese in cattedra alla Sapienza, FdI: il rettore li fermi, no a chi fomenta l’odio

1 Ott 2024 16:29 - di Stefania Campitelli

È bufera sulla partecipazione alla Sapienza di Roma domani di Keila Khaled, storica attivista palestinese protagonista nel 1969 e nel 1970 di due dirottamenti aerei. Una provocazione inaccettabile a pochi giorni dal primo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele e nel mezzo dell’escalation nella polveriera mediorientale. L’eroina pro Pal è già stata al centro delle cronache lo scorso novembre, quando venne invitata dagli studenti di Torino durante le occupazioni.

Attivista palestinese domani alla Sapienza, scoppia il caso

“I cattivi maestri salgono in cattedra. Studenti filopalestinesi hanno invitato a un evento fissato per domani, Leila Khaled, storica attivista palestinese. Khaled oggi è membro del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche dall’Unione europea e dagli Stati Uniti. Una scelta vergognosa che dovrebbe essere stigmatizzata da tutte le forze politiche”. Così Ester Mieli, senatrice di FdI e responsabile del dipartimento Pari opportunità e Politiche contro ogni forma di discriminazione.

FdI insorge: il rettore vieti questa provocazione drammatica

I capigruppo FdI alla Camera e al Senato Tommaso Foti e Lucio Malan chiedono al rettore della Sapienza di non autorizzare l’evento. “In pratica una terrorista che viene invitata a tenere dei comizi. Chiediamo al rettore dell’ateneo di non autorizzare n un periodo delicatissimo per il Medio Oriente per la cui situazione non si sente davvero il bisogno di alimentare dibattiti con accenni eversivi”, dice Malan. “Gli estremisti travestiti da studenti ci riprovano a invitarla, ma devono sapere che nessuna Università è un luogo adatto a ospitare una ex terrorista quale è Leila Khaled. Ci avevano già provato a chiamarla in un evento a Torino lo scorso novembre”, ricorda Foti. “Ma questo nuovo invito ha il sapore di una vera e propria drammatica provocazione a ridosso della ricorrenza dell’attacco di Hamas a Israele avvenuto lo scorso 7 ottobre. Dopo gli inviti a marchiare con lo spray le case di chi sostiene Israele lanciati da squallidi personaggi televisivi, arriva un nuovo segnale preoccupante da quelli che devono essere i luoghi del sapere e del confronto. Ci auguriamo che questa ignobile iniziativa venga condannata dai leader della sinistra nazionale”.

Scurria: non c’è posto per chi vuole rievocare il passato

Tutto il partito della premier Meloni insorge. “L’Università deve rimanere un baluardo di cultura e sapere, e la sua missione educativa deve essere difesa da ogni forma di ideologia che promuova la violenza. La comunità accademica – dichiara Marco Scurria, vicepresidente dei senatori di FdI – ha il dovere di garantire che i propri insegnanti siano portatori di valori positivi e costruttivi. Fondamentali per formare una nuova generazione consapevole e responsabile. Per questo la presenza di Leila Khaled è inaccettabile, soprattutto in questo momento che vede il Medio Oriente terra di grande instabilità. Occorre quanto prima una risposta politica, culturale, sociale e accademica per fermare chi vuole rievocare un passato per il quale non vi è più posto”. A sinistra però tutto tace.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *