Tiktoker si suicida a 21 anni, l’allarme sul social prima della scomparsa: “Non so più chi sono…”
Nicolò Fraticelli, tiktoker romano di 21 anni, si è tolto la vita dopo aver parlato dei suoi problemi sul social network cinese. La notizia è stata riportata, tra gli altri, dal quotidiano online Open, che denuncia il caso del giovane spiegando come avesse provato a lanciare l’allarme sulla propria sofferenza già in una delle ultime registrazioni del 24 settembre, in cui il giovane confidava: «Questo sarà un video un po’ triste, ma io non ce la faccio più a reggere questa maschera. Devo ammettere di essere una persona sola, che in questo momento sta soffrendo molto». Il ragazzo aveva anche spiegato di non essere riuscito a disinstallare “un’app d’incontri” per colpa di una sorta di assuefazione.
il Tik toker suicida e lo sconforto nei video: “Ho uno psichiatra, ma non è sufficiente”
Nicolò, stando a quanto riporta Open, inizialmente postava video molto allegri. Poi però, a lungo andare, il suo umore è cambiato e il suo atteggiamento si è rivelato sempre più infelice. La data dell’ultimo video registrato risale al 15 ottobre, quando il ragazzo aveva confessato: «Ho uno psicologo, psichiatra, ma questo non è sufficiente. Non so più chi sono, forse non l’ho mai saputo». Qualcuno, ha fatto sapere il giovane tiktoker, anziché incoraggiarlo preferiva sminuire la sua situazione: «Mi dispiace che alcuni mi abbiano preso come falso – aveva postato in quella circostanza il giovane –. Una ragazza mi ha detto addirittura: “Fai sempre la vittima, ti vittimizzi troppo” – proseguì poi –… Mi è dispiaciuto molto perché non è assolutamente così».
Le ultime testimonianze di Niccolò: “Basta dire cose brutte, perfavore”
Nicolò aveva anche fornito ulteriori delucidazioni agli spettatori sulle motivazioni che lo spingevano a postare quei contenuti: «Io faccio questi video perché mi piace che ci sia un ritorno, che ci sia gente che mi risponde, che mi dà supporto. È anche un modo per aiutarsi a vicenda. Non mi prendete come vittima e non mi compatite, non ho bisogno della vostra compassione. Ho bisogno del vostro supporto. Di un po’ di amore. E di un po’ di affetto. Basta dire cose brutte per favore, basta basta basta».
Nicolò e le altre vittime di Tik tok
Non è la prima volta che un tiktoker si suicida per colpa dei social network: lo scorso anno Vincent Plicchi, noto agli utenti della piattaforma cinese con il nome di Inquisitor ghost, aveva avviato un video live per poi suicidarsi in diretta a causa del cyberbullismo. Le storie di Vincent e Nicolò sollevano una questione molto importante: quella della drammatica influenza che i social possono esercitare su soggetti fragili. Un fenomeno che, nel combinato disposto di aggressività dei messaggi postati in rete e fragilità di chi li subisce, rischia di portare ad epiloghi tragici, come nel caso del povero Nicolò.