Una toga tra i cilenti degli hacker, l’ex capo di gabinetto della Raggi, Raineri: chiese di “spiare” il marito

28 Ott 2024 9:11 - di Redazione
Toga Raineri Raggi

C’è anche una toga tra i clienti di Equalize. Ve la ricordate Carla Romana Raineri, già capo di gabinetto della sindaca Virginia Raggi? Ebbene, attualmente è presidente della prima sezione civile della Corte d’appello di Milano. Competente sui contenziosi riguardanti banche e società quotate in borsa. Aveva contattato  Gallo a luglio del 2022 con lo scopo di scoprire se dal conto corrente del marito, il medico Raffaele Galato, fossero passati dei soldi ad una donna di Palermo. “Gallo, considerata l’importanza del cliente, aveva avvertito Enrico Pazzali, raccontandogli che Ranieri si era già attivata chiedendo informazioni sia ai carabinieri che alla Guardia di Finanza. Il colloquio fra i due venne registrato tramite una microspia”, riporta Libero.

«Oggi era il compleanno della tizia e di questo sono sicura. Lui sostiene di non averla più vista né sentita… Voglio capire se c’è stato un acquisto che possa essere vagamente un regalo; perché vuol dire che la relazione non si è interrotta». Così Carla Raineri, si sfogava con Carmine Gallo, l’ex poliziotto alla guida di Equalize arrestato. E gli chiedeva di fare di tutto per scoprire i segreti di suo marito, in odore di relazione extraconiugale. Lei è diventatao un po’ la raffigurazine plastica della capacità di penetrazione nelle istituzioni della macchina di dossieraggi allestita da Gallo &Company.  Raineri si era rivolta agli “spioni” di Equalize. «Ha chiesto ai carabinieri di fargli le informazioni e quelli gli hanno fatto lo Sdi; ha chiesto alla Finanza e gli hanno fatto lo Sdi…: l’ha fatto pedinare senza autorizzazione. Ha fatto cinque, sei reati uno appresso a un altro». Queste le parole che Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto dominus della società d’investigazione «Equalize», dice divertito al proprio socio di maggioranza Enrico Pazzali riguarda la presidente della I sezione civile della Corte d’appello di Milano.

Raineri agli hacker: “Se volete, intercettarlo abusivamente…”

Il magistrato si è rivolta dunque a loro per scoprire gli altarini del marito circa una presunta relazione  con una donna in apparenza sposata con un immigrato. Alla Equalize chiese anche accertamenti patrimoniali dopo che altri, secondo Gallo fatti fare in precedenza da lei ai carabinieri, non erano stati risolutivi. Gallo riporta a Pazzali quale sarebbe stata la richiesta della Raineri sul familiare: «Poi se volete pure intercettarlo abusivamente..».

«Stai scherzando?», si stupisce Pazzali. E Gallo – per il pm «mentendo»- riferisce la risposta alla giudice: «’Ste cose non le facciamo dottoressa;no vabbè poi informalmente, assolutamente no!». La giudice (ora indagata a Brescia) interpella più volte Gallo, che si rivolge a un fidato poliziotto di Rho – riporta il Corriere: «Questo incarico me l’ha dato un giudice della Corte d’appello… capito?». Poi Equalize effettua verifiche sui conti bancari del familiare in cerca di pagamenti o regali: «Mi servirebbe proprio fare una verifica dettagliata di tutte le uscite: diciamo di maggio e di giugno», spiega la donna. Gallo e Calamucci vengono pedinati mentre due volte vanno nell’ufficio della giudice a Palazzo di Giustizia: il 3 febbraio e il 4 luglio 2023. E  al rientro l’hacker racconta di una «riunione surreale» con «il magistrato»: «Se la registravo era una puntata di “Report”»…

Gli accertamenti per conto della giudice si estesero anche al marito della presunta amante: un marocchino che venne  passato al setaccio dallo staff di Gallo: «per quanto riguarda la signora magistrato tutta la parte Sdi l’ho chiarita», disse l’ex poliziotto. Uno dei collaboratori di Gallo racconta così il rapporto con la giudice: «Mi ha detto mio marito si sco… la M., io vi do i redditi dei M. perché li pagavo io come badante di mia madre, vi do tutti i redditi di mio marito perché siamo in comunione dei beni».

La replica di Raineri

“Con riferimento alle notizie di stampa sull’indagine avente ad oggetto l’attività della Equalize la dottoressa Carla Romana Raineri intende manifestare la sua estraneità agli illeciti ai quali è stata accostata”. Così in una nota l’avvocato Nicola Menardo dello studio legale Grande Stevens che rappresenta il giudice milanese. La difesa precisa che Raineri “non ha mai sollecitato né avallato la commissione di reati da parte di professionisti di chiara fama a cui si era rivolta per questioni attinenti alla propria sfera privata. E, riponendo la più totale fiducia nell’operato della Procura della Repubblica di Brescia, confida di poter chiarire la propria posizione con la sollecitudine imposta dalle esigenze di tutela della sua dignità personale e istituzionale”.

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