Vittoria del centrodestra, l’utero in affitto sarà reato anche per chi va all’estero. Il Senato approva, sinistra in tilt

16 Ott 2024 14:12 - di Viola Longo
utero in affitto

Vittoria di sostanza non solo politica per il centrodestra. Il Senato ha approvato in via definitiva il ddl Varchi contro la maternità surrogata. La norma vieta agli italiani di praticare la cosiddetta “gestazione per altri” non solo nel nostro Paese, dove è già illegale, ma anche all’estero nei paesi dove invece la pratica è possibile. A votare a favore le forze di maggioranza, Fdi, Fi e Lega. Hanno votato no le opposizioni. I sì sono stati 84, i no 58. Durante il dibattito si sono registrati momenti di alta tensione, suscitati dal furore con cui la sinistra si oppone a questa legge contro l’utero in affitto, scritta e pensata per le donne, e per le più fragili tra loro, oltre che per affermare il principio che la vita non è un bene in vendita e i bambini non sono merce da ordinare magari dopo averne scelto le caratteristiche su un catalogo.

Bagarre al Senato: opposizione sulle barricate a difesa dell’utero in affitto

La bagarre si è scatenata già sulla discussione delle pregiudiziali presentate dall’opposizione, tre, tutte respinte con 87 voti contrari. Sulle barricate sono saliti parimenti esponenti Pd, M5s e Avs, che hanno accusato la maggioranza di ogni nefandezza, dall’accanimento contro i bambini (Ilaria Cucchi, Avs) al “volgare attacco alle coppie omosessuali” (Elisa Pirro, M5S), e di incredibili derive politiche, dalla volontà di affermare uno “stato etico” (Susanna Camusso, Pd) o “confessionale” in preda a un “delirio di onnipotenza” dettato da un “desiderio narcisistico” (Roberto Cataldi, M5s). Un dibattito sull’utero in affitto, quello promosso dall’opposizione, davvero lunare, che ha mancato o dribblato totalmente il tema della tutela delle donne e dei bambini, non di rado rifugiandosi nel benaltrismo. “Vorrei partire dalla parola sfruttamento. La destra questa mattina l’ha molto usata in riferimento alla Gpa (gestazione per altri, ndr). Lo sfruttamento delle donne. Non ho sentito la destra usare con la stessa intensità la parola sfruttamento però quando abbiamo discusso di provvedimenti del governo sul lavoro che colpiscono le donne”, ha sostenuto Camusso, per la quale “il reato che viene inventato dalla destra creerà discriminazioni nei confronti dei minori”.

Benaltrismo e acrobazie per difendere l’indifendibile

“Anziché criminalizzare la gestazione per altri, bisognava piuttosto riformare la legge sulle trascrizioni e sulle adozioni, riconoscendo finalmente i diritti delle famiglie e dei bambini nati tramite la maternità surrogata, come più volte indicato dalla Corte Costituzionale”, ha detto Cucchi. Punte particolarmente pregevoli, poi, il dibattito le ha raggiunte con gli interventi dei senatori pentastellati. Non solo i passaggi già citati di Cataldi, ma anche le appassionate prolusioni delle colleghe Sabrina Licheri, per la quale l’utero in affitto è “oggetto di riflessioni su nuove frontiere dell’umanità, nel rispetto di tutte le persone” e “la maggioranza di centrodestra invece vuole portarci indietro nella storia”, ed Elisa Pirro, che ha accusato la maggioranza di “ignorare del tutto il concetto di solidarietà” e ha rivendicato che “i miei organi sono miei e ne faccio quello che voglio”. “Siamo al comunismo degli organi. Io posso dare il rene, ma non posso prestare il mio utero, da donna libera, italiana”, ha aggiunto, fingendo di non sapere che solo in rarissimi ed eccezionali casi la Gpa viene condotta da donne veramente libere di scegliere, mentre nella pressoché totalità dei casi si tratta di donne in condizione di estrema difficoltà economica e sociale.

Malan: “I cuccioli dei gatti e dei cani più tutelati dei bambini nati con la maternità surrogata”

Proprio l’intervento di Pirro è stato uno dei momenti in cui maggiormente si è acceso il dibattito, con la presidente di turno, Mariolina Castellone, più volta costretta a richiamare l’aula e arrivata a minacciare di sospenderla. “Per voi va bene il commercio di bambini, il servizio di schiavitù e di acquisto dei bambini, la surrogazione di maternità è una pratica vergognosa fatta da coppie etero o omossessuali”, ha detto tra l’altro il capogruppo di FdI, Lucio Malan, nel suo intervento, nel quale ha anche inchiodato la sinistra alle sue contraddizioni. “La donna povera può abortire solo se lo decidono i padroni, questa è una limitazione del diritto all’aborto”, ha detto Malan, ricordando che “c’è una tutela che prevede per le madri di gatti e cani che il piccolo non possa essere allontanato prima di due mesi mentre i bimbi nati con la Gpa vengono subito portati via. Pretendiamo per loro – è stata la provocazione di Malan – la stessa tutela!”.

Mennuni: “Anni di battaglie per la donna per ridurla a ‘forno’ in cui tenere un bambino?”

“Il bambino è un oggetto di diritti altrui o un soggetto di diritti? Il bambino può forse essere acquistato, venduto, prodotto come un oggetto che si ordina su internet scegliendone il colore degli occhi e dei capelli?”, ha chiesto poi ai colleghi di opposizione la senatrice di FdI, Lavinia Mennuni, membro tra l’altro della Commissione parlamentare sull’Infanzia. E, ancora: “Siete voi che infierite col soggetto più debole, che è il nascituro. E ancora: anni di battaglie per la valorizzazione della donna sono forse serviti a ridurla in un forno in cui tenere un bambino e toglierlo in cambio di soldi? Questa è la libertà?”. “No, perché la libertà – ha concluso Mennuni – finisce quando inizia la libertà di un nascituro di sapere chi sono i suoi genitori e di una donna di non essere vittima di sfruttamento”.

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  • Rodolfo 17 Ottobre 2024

    Ottimo