Utero in affitto: Schlein sconfessa il Pd e Luxuria torna sulla favola della “gpa solidale”
Ormai l’utero in affitto è un reato universale. Sì, avete capito bene: il Senato ha approvato una legge che estende il divieto anche a chi tenta di aggirare le regole italiane andando all’estero. Non importa se si va in Canada o in Ucraina: tornati in Italia, le conseguenze legali saranno esattamente le stesse, come se la pratica fosse avvenuta qui.
L’ipocrisia della sinistra sull’utero in affitto
Qualcuno grida allo scandalo, come Elly Schlein, che fino alla noia parla di «propaganda sulla pelle dei bambini», forse non ricorda la vera propaganda della follia gender che insieme ai suoi compagni vogliono portare nelle scuole italiane. Ma è curioso notare come il suo partito, il Pd, non abbia mai mosso un dito per modificare la legge del 2004 che già vietava questa pratica. Forse è il caso di essere coerenti: se questa legge è un «obbrobrio», allora perché non è stata cambiata quando la sinistra era al governo per anni? La realtà è che questa legge rende chiaro un principio: se pagare una donna italiana per partorire un figlio è inaccettabile, lo è anche all’estero.
Vladimir Luxuria: “attacco alle coppie gay”
E ora veniamo all’inevitabile polemica di Vladimir Luxuria. La paladina del wokismo si è lanciata nella mischia, definendo questa legge strumentale per impedire figli a coppie gay, quindi un attacco alle coppie omosessuali. Un po’ prevedibile, ma a questo punto non ci stupiremmo se la sinistra decidesse di candidare proprio lei al posto della Schlein per cercare di recuperare il consenso perso. D’altronde, il partito sembra sempre più confuso e in cerca di volti “rivoluzionari”.
Utero in affitto: un business mascherato da altruismo
Ma torniamo al punto centrale: questa legge non è solo una questione normativa, è un argomento che tocca la dignità umana. Luxuria, bisogna dirlo, specifica di essere favorevole solo alla «modalità ‘altruistica’» ma vogliamo parlare di cosa c’è dietro? La “gpa solidale” è una chimera. Francesca Izzo, filosofa femminista, già deputata del Pds, uscì nel 2017 dal Pd che non voleva aprire una discussione seria sull’utero in affitto, ha detto: «La cosiddetta surrogata ‘altruistica’ non esiste, è frutto di ipocrisia» Se una donna volesse dare un figlio al padre biologico, potrebbe farlo senza riconoscerlo. Ma nessuno lo fa: alle agenzie e cliniche interessa solo vincolare le madri con contratti, garantendo profitti sicuri. In altre parole: è commercio.
La destra: “Una battaglia per la libertà e la dignità”
È un mercato di neonati, ed è esattamente ciò che i supporter della maternità surrogata volevano legittimare. «L’approvazione di questa legge, segna un punto importante, in una battaglia di libertà per le donne e di civiltà per la società civile», dice Carolina Varchi, parlamentare di Fratelli d’Italia e prima firmataria del provvedimento. Ribadendo con forza: «I bambini non si comprano, non tutti i desideri possono diventare diritti».