Utero in affitto, Roccella: i medici segnalino alla procura i casi sospetti. Radicali e Lgbt sul piede di guerra
“Anche il medico sarà tenuto a segnalare alla Procura i casi in cui c’è una sospetta violazione della legge. Poi si vedrà”. Parole chiare quelle del ministro per le pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, a pochi giorni dal via libera al Senato del riconoscimento della pratica dell’utero in affitto (gestazione per altri) come reato universale. “Spero che l’applicazione della legge abbia un effetto fortemente dissuasivo», ha aggiunto Roccella, ricordando come in Italia ci sia una procedura che protegge i minori e assicura la possibilità al compagno del genitore biologico di essere riconosciuto come genitore.
Utero in affitto, Roccella: i medici segnalino i casi sospetti
Anche i medici, come i pubblici ufficiali, insomma, saranno tenuti a segnalare ai giudici casi sospetti di violazione della recente legge sulla maternità surrogata. Immediata la reazione dei medici con la consueta coda di attacchi della sinistra arcobaleno che accusa il governo di una norma ‘medievale’. “Noi non denunceremo, siamo esentati dal farlo”, dice il numero uno della federazione degli ordini dei medici, Filippo Anelli. E si riaccende la polemica che aveva infiammato la scorsa settimana l’Aula di Palazzo Madama durante l’approvazione della legge, duramente contestata dalle opposizioni. Secondo Anelli, il dovere dei camici bianchi «è curare, siamo esentati dal denunciare la persona assistita”, dice citando il codice penale.
Anelli fa polemica: noi non denunceremo
Non tarda ad arrivare la reazione del ministro Roccella. “Mi pare che il presidente Anelli, nel commentare le mie considerazioni sul necessario rispetto della legge, confonda i piani. È evidente che la cura ha sempre la priorità e che non è in discussione il rapporto fiduciario tra medico e paziente. Ma in questo caso chi ha commissionato, violando la legge, la maternità surrogata, non ha un problema di salute, visto che chi ha partorito e ha bisogno di cura è casomai la madre surrogata”. E ancora: “Ricordo anche al presidente Anelli che una legge in vigore da vent’anni punisce penalmente in Italia non solo chi pratica l’utero in affitto, ma anche chi lo ‘organizza e pubblicizza’. Si tratta di organizzazioni commerciali complesse che chiamano in causa diverse professionalità, incluse quelle mediche. Ma anche in altri casi – conclude Roccella – nei quali l’esigenza di assistenza sanitaria è effettiva, il tema della denuncia, per esempio di fronte all’evidenza di vittime di violenza, come nel caso di violenza sessuale o di traffico degli organi, non può essere banalizzato e va trattato con il giusto senso di responsabilità”.
Magi: il governo vuole medici spioni
Sulla polemica si precipita il segretario di +Europa Riccardo Magi che inventa il racconto dei ‘medici spioni’. “La ministra Roccella è ossessionata dalla Gpa. Il governo cerca di trasformare i medici in una sorta di polizia surrogata per perseguitare chi ha fatto ricorso alla maternità surrogata. Medici spia, questa è una triste visione della società che non ricorda una democrazia liberale ma l’oppressione Ddr”. I Radicali minacciano di presentare un quesito referendario abrogativo mentre l’Associazione Luca Coscioni assicura battaglia nei tribunali con 30 coppie già determinate a presentare ricorso. Con loro, neanche a dirlo, la rete delle Famiglie Arcobaleno e le associazioni Lgbt.