Vino, nettare degli Dei che da noi ha il suo Olimpo. Coldiretti: per il 46% di italiani è espressione della nostra cultura
Il vino è una nostra eccellenza e i lavoratori del settore decisamente un nostro fiore all’occhiello. Ce lo dice il primato raggiunto e dimostrato a suon di dati attuali e stime sul prossimo futuro, che danno ragione alla qualità e varietà italiana, e in particolare grazie alla vendemmia 2024, che ci rende particolarmente orgogliosi detentori di un primato da record: l’Italia è il primo produttore al mondo di vino.
Vino, secondo un’indagine Coldiretti per il 46% degli italiani esprime e rappresenta la cultura e territorio
Vino, quel nettare divino che inebria l’animo cantato da poeti latini e greci, declinato ai nostri tempi diventa il motore dell’agricoltura e il volano dell’industria di settore e della crescita economica. E ai numeri record dell’ultima vendemmia si aggiunge ora anche un’indagine di Centro Studi Divulga/Ixe diffusa in occasione della Giornata nazionale dell’uva celebrata dalla Coldiretti nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia, con la vendemmia 2024 giunta ormai al rush finale. Un’analisi secondo cui per quasi un italiano su due (46%) il vino è prima di tutto l’espressione della cultura nazionale e del territorio, mentre al secondo posto si piazza la motivazione che lo vuole «una fonte di piacere». E solo al terzo gradino del podio, «un modo per stare insieme».
Vino, l’indagine dei Coldiretti nel dettaglio
Dunque, entrando nel merito dei dettagli dell’indagine Coldiretti, per quasi un italiano su due (46%) il vino è prima di tutto l’espressione della cultura nazionale e del territorio. Ad affermarlo è l’indagine di Centro Studi Divulga/Ixe diffusa in occasione della Giornata nazionale dell’uva celebrata dalla Coldiretti nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia. Un evento celebrato con oltre 160 appuntamenti dedicati alla riscoperta della cultura del vino, a partire dai suoi aspetti più tradizionali: come la pigiatura dell’uva, per l’occasione aperta ai bambini. O la preparazione dei dolci con il mosto. Oltre a degustazioni, laboratori, assaggi delle varietà di uva presenti nei mercati, abbinamenti guidati vino formaggi e salumi con sommelier ed esperti del settore. E ancora: workshop e show cooking con i cuochi contadini.
La celebrazione della raccolta delle uve in tutti i suoi aspetti
La giornata vuole festeggiare la fase finale della raccolta delle uve, scattata quest’anno addirittura a fine luglio in Sicilia. E proseguita poi attraverso tutto lo Stivale, per una produzione che si aggirerà tra i 41 e 42 milioni di ettolitri secondo Divulga. Una quantità ben al di sotto della media degli ultimi anni ma che permetterebbe all’Italia di riconquistare la leadership produttiva scavalcando la Francia.
Un modo per solennizzare il vino e contrastare la demonizzazione irlandese
Ma l’obiettivo è anche sensibilizzare i cittadini contro i tentativi in atto di demonizzazione di un prodotto che fa parte a pieno titolo della Dieta mediterranea – ricorda Coldiretti – considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie. Ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di rosso o di bianco ai pasti, i cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli. Se gli italiani continuano a far segnare record di longevità rispetto agli altri popoli, del resto, un motivo ci sarà…