Albania, La Russa: “Confidiamo nella Corte Ue. Stop alle invasioni di campo, non aiutano l’Italia”

12 Nov 2024 15:49 - di Alessandra Danieli

“È  un tema oggi molto controverso e credo che alla fine una parola decisiva debba arrivare”. Così Ignazio La Russa a margine delle celebrazioni dei 150 anni dell’avvocatura milanese in merito al nuovo stop dei giudici al trattenimento dei migranti in Albania. “C’è stato un ricorso alla Corte europea – dice il presidente del Senato – e può darsi che sia quella la sede giusta per definire quello che secondo me è un problema che sarebbe stato meglio non fosse sorto. Ma visto che è sorto in qualche modo dobbiamo definirlo”.

La Russa: le invasioni di campo devono cessare, non aiutano l’Italia

Anche sullo scontro tra toghe politicizzate e governo, enfatizzato dalla stampa, La Russa invita ad abbassare i toni. “Non ci deve essere, non ci vuole essere, non ci può essere. Io continuo a dire che di comune accordo maggioranza e opposizione, avvocati e magistratura, debbano immaginare di perimetrare le funzioni di politica magistratura e governo. Perché le invasioni di campo, non sempre da una parte sola, sono sotto gli occhi di tutti e devono cessare perché non aiutano l’Italia“.

Non ho indicato Maurizio Lupi, ma ho grande stima di lui

Sotto il pressing dei cronisti la seconda carica dello Stato non si sottrae alle domande sui temi caldi dell’agenda politica. Compresa l’intitolazione dello scalo di Malpensa a Silvio Berlusconi, ostacolato dal ricorso del sindaco Beppe Sala. “Hanno fatto bene i magistrati del Tar a prendere quella decisione che non è definitiva. Io sono contento di questa intitolazione”. Poi i riflettori si spostano sulla ipotetica candidatura di Maurizio Lupi a sindaco di Milano. “Sui giornali ho letto che ho indicato il futuro sindaco di Milano. Io non potrei e non vorrei essere quello che indica, non è nemmeno del mio partito”, puntualizza La Russa. “Ho espresso grande stima per Lupi ma so benissimo che ne discuteremo tutti insieme per avere il nome più opportuno”. Il leader di Noi moderati è un politico adatto al ruolo ma come molti altri. “Poi ci può essere anche qualcuno che venga dalla società civile che sarà valutato, quindi è un buon segnale, ma non è nulla che mi si può attribuire come indicazione sul sindaco” conclude il presidente del Senato.

Non ho sentito Pazzali, deve decidere la magistratura

A chi gli chiede se ha sentito Enrico Pazzali, il presidente autosospeso della fondazione Feria Milano e socio di Equalize, la società al centro dell’inchiesta della procura milanese sui dossieraggi. “No, non ho sentito ovviamente Pazzali e non è questo il tema, questo appartiene alla magistratura voglio che siano loro a scoprire”.

 

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