Allarme lupi in Puglia: un branco irrompe in una villa e porta via il cane (video)

15 Nov 2024 19:00 - di Luigi Albano

Un branco di lupi in Puglia ha fatto irruzione in una villa trascinando il cane che era di guardia. Il fatto è avvenuto in Salento, a Specchia e il video è diventato rapidamente virale, sollevando il dibattito sulla gestione maldestra della sovrappopolazione della fauna: lupi e cinghiali, in tutta la penisola, ma anche orsi in Trentino e Friuli Venezia Giulia.

 

“Il rientro del lupo in Salento è un fenomeno spontaneo conseguente alle politiche di protezione della specie adottate negli ultimi decenni”, fanno sapere dalla Provincia di Lecce.

“La legislazione vigente non permette misure di contenimento come abbattimenti o rilocazione se non in rari casi estremi” hanno sottolineato i responsabili scientifici del progetto, “quello che è possibile fare seguendo la legislazione ambientale è adottare corrette pratiche di coesistenza con questa specie, sfruttando l’enorme valore che il lupo può avere come regolatore eco sistemico – ad esempio con il controllo dei cinghiali, specie che provoca particolari danni all’agricoltura – e imparando a gestire le difficoltà, comportate dalla convivenza, con piccoli e sensati cambiamenti”.

Allarme lupi in Puglia, problema orsi nel Nord Est

Non sono soltanto i lupi a spaventare, ma anche i grandi carnivori come gli orsi, anche in Friuli Venezia Giulia. “Inaccettabile che i nostri allevatori, già gravati dalla crisi del settore, siano costretti a subire attacchi predatori degni di cronache medioevali”, così Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, dopo l’attacco predatorio di un orso a danno di sei asini, tre dei quali rinvenuti morti, nei pressi di un’azienda agricola di Lauco (Udine).

“In Ue dopo l’ok della Commissione europea, proprio nei primi giorni di dicembre si riunirà il board tecnico per la modifica alla convenzione di Berna per il declassamento del regime di protezione del lupo. Si passerà quindi alla modifica della direttiva Habitat, così da concedere agli Stati membri la possibilità del controllo delle popolazioni esistenti – se considerate in buono stato di conservazione – anche mediante specifici programmi di prelievo in deroga. In tal senso mi sono già attivata per accelerare il processo, allo scopo di rendere celere il raggiungimento di soluzioni oramai improcrastinabili, al fine di evitare la scomparsa dei piccoli allevatori locali che con il loro lavo di cura del territorio e le eccellenze di nicchia prodotte, impreziosiscono il nostro splendido territorio regionale”.

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