Amadeus ritenta con la Corrida, ma ancora non va: la versione 2.0 fuori dal podio degli ascolti, da casa solo una tiepida carezza

7 Nov 2024 16:18 - di Lara Rastellino
Amadeus la Corrida

Amadeus aggiusta il tiro, ma di qui a entusiasmarsi per gli ascolti della Corrida di ritorno in tv su La Nove, ce ne passa… La prima puntata del programma ha ottenuto 982.000 spettatori con il 5.5% nella prima parte, dalle 21.40 alle 23.18. E 667.000 spettatori con il 6.6% nella seconda parte chiamata “Il Vincitore”. Per dare un’idea delle proporzioni basta dire allora che nella top five degli ascolti di prime time di ieri, al primo posto svetta la semifinale di Io Canto Generation su Canale 5 con 2.084.000 spettatori e il 14.7% di share.

Amadeus ci riprova con la Corrida, ma nella sfida degli ascolti resta fuori dal podio

Al secondo posto Chi l’ha Visto? su Rai3 con 1.803.000 spettatori e l’11.3% di share. Al terzo posto Quo vado? su Italia1 con 1.549.000 spettatori e l’8.6% di share, mentre al quarto la replica di Tutti i Sogni Ancora in Volo su Rai1 con 1.530.000 spettatori e il 9.8% di share. Infine, al quinto gradino del podio si inserisce Stucky su Rai2 con 1.369.000 spettatori e il l 7.1% di share.

Dopo il flop del pre-serale e il poco lusinghiero show musicale, arriva la Corrida

Insomma, Amadeus può al limite tirare un sospiro di sollievo, ma non certo crogiolarsi sugli allori. Specie dopo il deludente esordio – e il proseguo sulla stessa linea di ascolti – nell’access prime time del Nove con Chissà chi è. E quello nel prime time con la serata evento Suzuki Music Party accolti da numeri molto ridimensionati rispetto a quelli che avevano fatto del conduttore il Re Mida degli ascolti Rai degli ultimi anni. Il primo approccio del conduttore con l’esordio in prima serata sul Nove grazie a un format che ammicca alle performances sanremesi come noto non è andato benissimo: 628.000 utenti raggiunti e il 4.6% di share i numeri incassati.

Ascolti, una tiepida carezza che non è ancora un abbraccio del pubblico

Ora con La Corrida ha fatto leggermente meglio, ma stiamo parlando a malapena di una carezza sfiorata con l’Auditel a fronte dello schiaffo inferto dai telespettatori con Chissà Chi è. E, ancor di più, del mancato abbraccio popolare che ci si sarebbe potuti attendere con il ritorno in tv di un classico dei classici su cui puntare quanto meno per l’effetto curiosità degli esordi. Una curiosità nei limiti, poi, perché come annunciato dallo stesso Amadeus all’epoca della presentazione dei palinsesti, e come confermato dalla prima puntata con lui in onda, quello su cui punta il conduttore sbarcato sulla Nove è il solito “usato sicuro”.

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Una formula in quota “rete di sicurezza” con cui tentare di bissare formule di successo sulla Rai – il gioco di access prime time de I soliti ignoti riproposto tale e quale, a eccezione del titolo –. La strizzatina d’occhio ai giovani talenti della musica lanciati da Sanremo e di cui rinfrescare la memoria con lo show del Suzuki Music Party. E ora il ritorno della Corrida: un titolo blasonato indissolubilmente legato all’intramontabile Corrado ma di cui oggi, questa versione 2.0 dedicata ai dilettanti allo sbaraglio, non può vantare lo stesso smalto formale.

Neppure i dilettanti allo sbaraglio garantiscono l’exploit di ascolti

Non foss’altro perché, nell’era dei social, e di una comicità televisiva comunque più graffiata e urticante, e alle prese con un pubblico decisamente meno ingenuo e forse anche più cinico e smaliziato, sorprendere e accattivare con zie aspiranti soprani, cantanti stonati, imitatori improbabili e cani ammaestrati, non può bastare. Non per soddisfare certe ambizioni negli ascolti quanto meno…

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