Ancora sangue in strada a Napoli: spari nella notte, 18enne ricoverato in fin di vita, muore in ospedale
Ancora una notte di violenza in strada, di sangue sparso nel pieno centro cittadino quando ancora non si è fatto giorno. Ancora una sparatoria a Napoli, con un 18enne trasportato in fin di vita in ospedale. Nel corso della notte, all’incirca intorno le 5, dopo la segnalazione del personale medico che parlava di un ferito «a colpi di arma da fuoco», gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli intervengono all’ospedale Vecchio Pellegrini. Lì, dove era stato appena accompagnato un giovanissimo ferito. Nel letto del nosocomio partenopeo giace in condizioni disperate e in pericolo di vita il 18enne incensurato Arcangelo Correra. L’ultima vittima di una strage di giovani a cui non ci si può rassegnare. Una strage di ragazzi a cui neppure la feroce recrudescenza del fenomeno potrà mai abituarci, e meno che mai anestetizzarci.
Napoli, ancora una sparatoria nella notte: colpito a morte un 18enne incensurato
Le voci si rincorrono. Parenti e amici si precipitano in ospedale. Da una prima ricostruzione dei fatti emerge che il giovane, che poco prima si trovava in zona Tribunali, sarebbe stato raggiunto da un colpo alla testa. Ma dinamica e tempistica dell’agguato sono ancora tutte da accertare. Se ne sta occupando la Squadra Mobile di Napoli che indaga sull’episodio. E che sul luogo della sparatoria ha effettuato tempestivamente i primi rilievi e riscontri. Non solo. La polizia si è recata in Via dei Tribunali per accertare se siano presenti telecamere di sorveglianza, pubbliche o private, utili a ricostruire la vicenda. Un caso ancor avvolto nell’oscurità di sangue e violenza cieca.
Il ragazzo, ricoverato in fin di vita, non ce l’ha fatta ed è morto in ospedale
Secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni – e riporta tra gli altri il sito del Tgcom24 – «un uomo si è avvicinato alla vittima che si trovava su Via dei Tribunali, all’angolo con Piazza Sedil Capuano, e ha sparato un colpo di pistola alla testa della vittima, prima di dileguarsi». E allora, non solo i rilievi sul luogo della sparatoria: gli investigatori al lavoro sul caso stanno lavorando anche per ricostruire il contesto in cui è maturato questo efferato omicidio. E le frequentazioni della vittima.
Sparatoria a Napoli, le indagini della Squadra Mobile
Un giovane che, scrive il Corriere della sera ricostruendo l’accaduto, «per quanto formalmente incensurato, è indicato come vicino agli ambienti dei gruppi di piccoli rapinatori di cui faceva parte il cugino Luigi Caiafa, il 17enne che, nell’ottobre del 2020, insieme a Ciro De Tommaso, figlio di Gennaro detto ‘a Carogna, fu intercettato mentre commetteva una rapina in via Duomo. Quando intervenne la polizia, Caiafa estrasse una pistola e uno degli agenti fece fuoco uccidendolo».
(Foto Ansa: a sinistra, uno scatto di Arcangelo Correra dalla pagina Facebook della vittima, il 18enne che sabato 9 novembre alle 5 del mattino era stato colpito alla testa da colpi di arma da fuoco. Era stato ricoverato all’ospedale vecchio Pellegrini di Napoli in condizioni molto gravi. Facebook/Arcangelo Correra. A destra, un momento del flash mob organizzato nel parcheggio dell’Istituto Archimede nel quartiere Ponticelli a Napoli, dove mille studenti vestiti di nero hanno voluto indirizzare l’ultimo saluto al loro compagno di scuola Santo Romano, il 19enne ucciso a San Sebastiano al Vesuvio sabato notte 7 novembre 2024).