Anpi al delirio paranoico: “Se girate il nuovo logo del Gran Sasso si vede la faccia di Mussolini”

15 Nov 2024 16:00 - di Valter Delle Donne
Anpi Gran Sasso

La caccia alla simbologia fascista da parte degli occhiuti vigilanti dell’Anpi assume le connotazioni del delirio paranoico: siamo alla ricerca delle simbologie subliminali. Non si spiega altrimenti la denuncia sollevata dall’Associazione nazionale dei partigiani contro il logo turistico della Riviera del Gigante, che ritrae il Gran Sasso.

“Ruotando l’immagine del logo di 90 gradi, la sagoma del Gran Sasso sembra richiamare il profilo di Benito Mussolini”, fanno sapere dall’Anpi. Per sostenere questa impressione, gli zelanti cacciatori di streghe hanno allegato un confronto visivo tra il logo e un profilo del Duce sollecitando le 7 amministrazioni della costa teramana che hanno approvato il logo a effettuare una modifica.

Anpi al ridicolo sul logo del Gran Sasso

Alla nota dell’Anpi sul Gran Sasso si sono accodati Matteo Settepanella, presidente dell’Osservatorio Antifascista 25 settembre 1943, e Luciano D’Amico, consigliere d’opposizione in Regione Abruzzo e candidato alla presidenza alle recenti elezioni, sconfitto contro il governatore Marsilio.

Secondo Settepanella e D’Amico, il nuovo logo dovrebbe essere uno strumento di promozione turistica per la provincia di Teramo, ma appare inopportuno in quanto può suscitare riferimenti ai “periodi più bui” della storia italiana. Pur riconoscendo il valore del marchio “Riviera del Gigante,” chiamato così per la vicinanza della costa teramana al Gran Sasso noto come “il gigante che dorme,” i due sottolineano come questo simbolo possa suscitare un’associazione visiva non intenzionale e, per molti, inappropriata.

Una crociata antifascista che oltrepassa abbondantemente il ridicolo. Una deriva, quella delle sentinelle rosse, che arriva ormai al delirio paranoico. Cosa aspettarci dopo il giramento dei simboli e dei loghi per trovare tracce recondite dell’apologia del fascismo? Quale sarà il prossimo passo dell’Associazione nazionale dei partigiani?

A questo punto, in perfetta coerenza con la rotazione dei simboli alla ricerca della faccia del Duce, si potrebbe andare oltre. Un po’ come si usava negli anni ’70 nella ricerca di messaggi subliminali sui dischi della musica rock, urge l’ascolto al contrario dei discorsi di Giorgia Meloni e Marco Marsilio (per i “compagni” abruzzesi).

Noi possiamo anticipare che lo abbiamo fatto per agevolare il lavoro agli Sherlock Holmes partigiani. Siamo addirittura riusciti a raccogliere un messaggio ripetuto, in una sola parola, nei vari discorsi degli esponenti della destra. Una parola scandita più volte, che si può individuare solo se ascoltata al contrario: un messaggio subliminale, come nel caso del logo del Duce sul Gran Sasso. Una parola composta da quattro sillabe, ma che è un evidente messaggio in codice, esplicitamente indirizzato alle sentinelle antifasciste dell’Anpi: ri-di-co-li. 

Commenti

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  • Lorenz 15 Novembre 2024

    ANPI. gentaglia che ha dimenticato tutto il male fatto dai partigiani comunisti

  • renato 15 Novembre 2024

    Se questi pagliacci vengono in Friuli c’è un comune che ha sui muri di due case raffigurati due busti di Mussolini. Questo pattume se la prende anche con le montagne hanno paura del suo sguardo con tutte le malefatte che hanno combinato. Vedere questa immagine è un onore per me.