Assalti rossi all’università, i video della vergogna: bottiglie e “pistole” contro i ragazzi di destra
Nuova giornata di tensioni, ieri, alla Sapienza, dove i collettivi si sono fronteggiati con la polizia nel tentativo di impedire ad Azione Universitaria di svolgere la propria campagna elettorale per il voto delle rappresentanze studentesche. “Ancora una volta, i collettivi hanno scelto la via dell’aggressione e dello scontro con le forze dell’ordine, mettendo a repentaglio la sicurezza pubblica e l’incolumità di studenti e personale universitario”, ha denunciato l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, mentre ancora nel tardo pomeriggio gli antagonisti erano in assemblea sulle scalinate delle facoltà per proclamare che “l’antifascismo deve continuare ad essere una pratica dentro e fuori l’università”. Il problema è che quello che si è visto in questi giorni è stato uno scorcio di antifascismo militante degno di altre epoche, con il ritorno anche sotto la Minerva del segno della P38, che si era già visto una settimana fa a Torino.
Il bilancio di queste ultime giornate nella città universitaria della Capitale parla di botte, assalti, scontri con la polizia, un vigilante ferito, ma anche bottiglie lanciate contro gli studenti di Azione Universitaria “rei” di voler partecipare al voto studentesco che si è chiuso nel primo pomeriggio di ieri. La “caccia al fascista” è scattata subito, e in due giorni s’è visto di tutto, registrato anche da numerosi video e foto. Fra tutti risulta particolarmente impressionante lo scatto in cui si vedono le mani atteggiate a pistola, come ai tempi della P38, da parte di quelli che non saranno “zecche rosse” ma che a occhio e croce sono “zanzare rosse” con armi immaginarie alla mano e a caccia di sangue. Nei video si vedono i collettivi comunisti lanciare bottiglie di vetro verso i ragazzi di Azione Universitaria.
I recenti episodi accaduti alla Sapienza e all’Università di Trento “destano preoccupazione, poiché confermano un ritorno all’estremismo di sinistra, rievocando tempi bui che speravamo di non dover rivivere. Gli studenti di Azione Universitaria, impegnati legittimamente nelle elezioni di Ateneo, sono stati vigliaccamente aggrediti da chi pensa di poter imporre il proprio pensiero con comportamenti da bulli”, ha commentato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
L’altro giorno, alla Sapienza, era arrivata anche una delegazione di parlamentari di Fratelli d’Italia per verificare se ci fosse agibilità per i ragazzi di azione universitaria. “Appena siamo arrivati, dopo qualche minuto, ci hanno avvertito che era in corso un fronteggiamento nella facoltà di farmacologia con i ragazzi di sinistra. Alcuni facinorosi hanno rispolverato slogan carichi di odio contro i ragazzi di azione universitaria i quali hanno dimostrato una maturità e una disciplina d’altri tempi perché non hanno mai risposto alle provocazioni pur riaffermando il loro diritto a fare politica all’Università. Dispiace vedere che ancora oggi ci sia una certa parte della sinistra che voglia impedire fisicamente la presenza di chi non la pensa come loro”, hanno detto poi Paolo Trancassini, Marco Perissa e Francesco Filini.
L’assalto dei collettivi ai giovani di destra