“Assassini”. A Valencia la folla assale Re Felipe e il premier Sanchez, colpito da un bastone (video)
Si cercano i morti, forse ancora intrappolati, a centinaia, nei parcheggi dei centri commerciali di Valencia, ma si cercano anche i colpevoli della strage consumatasi in poche ore nella regione meridionale della Spagna tre giorni fa. E dopo il primo “processo” mediatico e politico fatto dalla sinistra al governatore della regione, esponente della destra di “Vox”, la rabbia della gente, degli alluvionati, è esplosa contro il premier socialista Pedro Sanchez e il Re di Spagna Felipe IV, contestati, assaliti e colpiti a Paiporta, una dei Paesi più colpiti dall’alluvione nella regione di Valencia, dove si registrano finora oltre 200 morti. Come si vede dalle immagini diffuse, la tensione al passaggio dei reali è stata altissima e i cittadini scesi in strada hanno gettato fango contro il Re. L’auto del premier Sanchez è stata invece colpita da calci e pugni da parte di cittadini inviperiti.
Valencia, il Re Felipe e il premier Sanchez bersaglio della rabbia degli alluvionati
Il dispositivo di sicurezza ha tentato di proteggere la delegazione reale, dopo che il protocollo è stato violato. Le persone hanno oltrepassato il cordone che era stato stabilito attorno ai reali. Per garantire la sicurezza sono intervenuti agenti della Polizia nazionale a cavallo, oltre a membri della Guardia Civil. Un gruppo di persone ha gridato in coro “dov’è Pedro Sánchez?”.
Il primo ministro spagnolo ha interrotto la visita, dopo l’assalto. Sanchez è stato chiamato ”assassino”, come anche il re, e contro di lui sono stati lanciati fango, bastoni e bottiglie di acqua. Sanchez, al quale è stato chiesto dalla folla di dimettersi, è accusato di aver sottostimato l’emergenza meteorologica e di aver ritardato i soccorsi causando centinaia di morti. Il re e la regina sono invece rimasti a parlare con i residenti colpiti dalle alluvioni. La protesta si è accesa soprattutto quando, accanto ai reali, è apparso anche il primo ministro Sanchez accusato di aver sottostimato l’allarme e di aver ritardato i soccorsi. ”Non ci è rimasto più nulla”, urlavano. Re Felipe ha cercato di parlare con i cittadini nonostante le forti contestazioni contro di lui. A fatica è riuscito ad avanzare, protetto da un rigido cordone di sicurezza, e cercando di esprimere comprensione e di ascoltare le persone colpite. Anche la regina Letizia, che lo ha accompagnato, ha parlato con alcune donne, ma gli agenti sono dovuti intervenire e portarla via dopo che le è stato gettato fango contro. Nelle immagini della protesta trasmesse dall’emittente Rtve si vede anche un uomo ferito negli scontri con la polizia e che ha una ferita alla testa, sanguinante.
Il premier socialista colpito, ma sta bene: 231 i morti
Sanchez ha poi fatto sapere di “stare bene”. Secondo la tv spagnola, il capo del governo sarebbe stato colpito di striscio da un bastone e ha lasciato subito dopo la cittadina. Dopo il premier Pedro Sanchez e il presidente della comunità valenciana Carlos Mazon, anche i reali di Spagna alla fine hanno rinviato “di comune accordo tra le autorità statali, regionali e della Casa Reale” la visita a Chiva in seguito agli incidenti registrati a Paiporta, secondo fonti della Casa Reale riportate dalla agenzia Eropa Press, sebbene in un primo momento fosse stato riferito che la visita programmata fosse stata mantenuta. Secondo gli ultimi dati 217 persone sono morte a causa delle inondazioni, di cui 213 nella sola regione di Valencia, tre in Castilla-La Mancha, dove questa mattina è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna di 60 anni di Letur, scomparsa martedì, e una in Andalusia.