Aumento del traffico aereo, una grande sfida alla sostenibilità negli aeroporti italiani

7 Nov 2024 13:29 - di Mauro Rotelli

Negli ultimi anni, il traffico aereo in Italia è cresciuto in maniera significativa. Tra il 2022 e il 2023, si è registrato un aumento del 20% nel numero di passeggeri, con oltre 32 milioni di viaggiatori in più rispetto al periodo precedente. Un dato che evidenzia anche un aumento del 2% rispetto ai livelli pre-pandemia, confermando come il settore sia tornato a pieno regime, offrendo vantaggi in termini di mobilità e sviluppo economico per le comunità circostanti. Tuttavia, a fronte della crescita dei passeggeri, il trasporto merci è rimasto sostanzialmente stabile, delineando una crescita più focalizzata sul traffico passeggeri. Con hub internazionali come Roma Fiumicino e Milano Malpensa, che hanno servito rispettivamente oltre 40 e 25 milioni di passeggeri nel 2023, l’Italia si afferma come punto cruciale per i collegamenti tra Europa e resto del mondo.

Ogni decollo e atterraggio contribuisce a un crescente livello di emissioni di CO₂, con ripercussioni dirette sull’inquinamento atmosferico. Il settore dell’aviazione è responsabile di circa il 2-3% delle emissioni globali di gas serra, e la sua crescita in Italia si sta traducendo in pressioni per adottare soluzioni più sostenibili, soprattutto nei principali scali. Le infrastrutture aeroportuali devono anche far fronte a problemi legati all’inquinamento acustico e alla gestione dei rifiuti, che includono grandi quantità di plastica monouso e rifiuti alimentari prodotti dai servizi a bordo e dalle aree di ristoro. Gli aeroporti rappresentano veri e propri “ecosistemi” dove convergono passeggeri, merci, veicoli e lavoratori; di conseguenza, la sfida della sostenibilità diventa sempre più complessa.

La risposta degli aeroporti italiani

In risposta a queste problematiche, molti aeroporti italiani hanno iniziato a implementare piani di sostenibilità ambientale, con obiettivi di riduzione delle emissioni di CO₂ attraverso la transizione verso energie rinnovabili, un miglioramento dei sistemi di efficienza energetica, e l’installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici all’interno dell’area aeroportuale, oppure avviando progetti di economia circolare per la gestione dei rifiuti e lavorando per ridurre l’uso della plastica monouso all’interno dei terminal.

Tra ostacoli e innovazione

Nonostante questi sforzi, la transizione ecologica degli aeroporti italiani non è priva di ostacoli. Gli investimenti necessari sono ingenti e, spesso, è necessario trovare un equilibrio tra l’implementazione di soluzioni green e la capacità di mantenere servizi efficienti e competitivi. Guardando al futuro, la sfida per gli aeroporti italiani sarà quella di trasformarsi in modelli di sostenibilità, adottando politiche che possano rispondere a un traffico aereo in costante aumento senza rinunciare alla tutela dell’ambiente. La collaborazione tra enti pubblici, privati e istituzioni europee sarà cruciale per ottenere i fondi necessari e per sostenere la ricerca su nuove tecnologie e pratiche di gestione sostenibile.

In conclusione, il futuro dell’aviazione civile in Italia dipende dalla capacità di rendere i nostri aeroporti più sostenibili, adottando strategie innovative e coinvolgendo tutti gli attori del settore in un processo di transizione ecologica. In una nazione che vive di turismo e di scambi commerciali, il settore aereo riveste un ruolo fondamentale, ma è necessario che si trasformi per ridurre il proprio impatto ambientale. Gli aeroporti italiani hanno già intrapreso passi significativi, ma molto resta ancora da fare per coniugare lo sviluppo del traffico aereo con la protezione dell’ambiente, rendendo la sostenibilità un pilastro imprescindibile per il futuro del nostro sistema di trasporti.

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