Autonomia, la Consulta: “Norma costituzionale, ma illeggittime alcune parti”. La sinistra ha poco da esultare

14 Nov 2024 21:19 - di Alberto Consoli
Autonomia Consulta

La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie. Considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. In sintesi: il ricorso delle regioni rosse contro la legge Calderoli è poco fondato, ma la Consulta dà alcune indicazioni su come dare una “regolata” alla norma. La sinistra sta facendo bannacali ma non si capisce bene il motivo dell’esultanza sguaiata che in queste ore arriva attraverso dichiarazioni “copia e incolla”. Elly Schlein fa l’ennesima figuraccia, parlando di “flop”. E altri tra le opposizioni cchiedono le dimissioni di Calderoli.

Zaia, Fontana: “L’Autonomia si farà. Passaggio storico”

Segnaliamo la soddisfazioni dei principali interessati alla riforma. Commenta Attilio Fontana  governatore della Lombardia: “L’Autonomia si farà. I gufi mistificatori e dispensatori di fake news vengono smentiti anche dalla Corte Costituzionale”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sottosegretario con delega all’Autonomia, Mauro Piazza, commentano quanto comunicato dalla Corte costituzionale. Che ha ritenuto “non fondata” la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni. “Un pronunciamento che mette la parola ‘fine’ a chi, artatamente, ha fino a oggi definito incostituzionale la ‘Legge Calderoli’ ”. Commenta Luca Zaia, governatore del Veneto: “La Corte Costituzionale ha confermato la legittimità della legge sull’autonomia differenziata; sancendo ancora una volta che il nostro percorso è in linea con la Costituzione. È una conferma importante e rappresenta un passaggio storico per il Veneto e per tutto il Paese”. Circa gli aspetti ritenuti incostituzionali dalla Corte, Zaia ha annunciato che saranno oggetto di “attento monitoraggio”.

FI e Lega: “I rilievi della Corte saranno superati in Parlamento”

Il “rilievo della Consulta va nella direzione già indicata da Forza Italia, che ha sempre sottolineato l’importanza di mettere in sicurezza e definire i Lep”, dicono fonti del partito azzurro ascoltati dall’Adnkronos. “Il percorso della riforma non si arresta, ma prosegue nella riflessione parlamentare sugli equilibri dei livelli essenziali di prestazione che vanno garantiti. È un nostro compito agire con responsabilità nell’interesse dei cittadini”.”L’Autonomia ha superato l’esame di costituzionalità, ed è un’ottima notizia: i rilievi saranno facilmente superati dal Parlamento. Dopo il parere tecnico di ieri sul Ponte sullo Stretto, è un altro passo in avanti decisamente positivo”. Così fonti della Lega.

Balboni (FdI) alle opposizioni: “La Corte non ha smantellato la legge. Ha fatto qualche aggiustamento di cui prenderemo atto”

“Non mi sembra che la Corte costituzionale abbia smantellato la legge. Ha semplicemente fatto qualche aggiustamento”,  dice all’Adnkronos il senatore di Fdi, Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari costituzionali di palazzo Madama, commentando la sentenza della Consulta sulle legge Calderoli relativa all’autonomia differenziata. ”Il ricorso -spiega- tendeva a far dichiarare l’illegittimità dell’intera legge. E invece la Corte ha detto che la legge è assolutamente coerente con la Costituzione, tranne alcune determinate disposizioni. Siamo ancora in attesa che vengono definiti i Lep. Non c’è bisogno che il Parlamento intervenga: basterà prendere atto delle modifiche apportate della sentenza della Consulta”. Secondo il Movimento cinque stelle la legge sull’autonomia ora ”è morta”. Balboni replica: ”Non è così, il Movimento cinque stelle dovrebbe preoccuparsi più di sopravvivere lui visto l’aria che tira in casa loro”.

Schifani: “La Corte scongiura il pericolo di un’Italai a due velocità”

Soddisfatto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani:  “La Corte costituzionale scongiura definitivamente il pericolo di un’Italia a due velocità attraverso intese intergovernative e non parlamentari. Saranno le Camere, nel pieno esercizio delle loro funzioni legislative e rappresentative dei cittadini, a porre le basi di una garanzia paritaria dei livelli di assistenza delle prestazioni essenziali nel Paese. Il tutto rafforzato da un significativo richiamo al principio dell’unità e della coesione sociale”.

I rilievi della Consulta

In particolare, i giudici della Consulta sottolineano che la forma di Stato riconosce, insieme al ruolo fondamentale delle Regioni e alla possibilità che esse ottengano forme particolari di autonomia, i principi dell’unità della Repubblica, della solidarietà tra le Regioni, dell’eguaglianza e della garanzia dei diritti dei cittadini, dell’equilibrio di bilancio. Pertanto la distribuzione delle funzioni legislative e amministrative tra i diversi livelli territoriali di governo, in attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione non deve corrispondere all’esigenza di un riparto di potere tra i diversi segmenti del sistema politico. Ma deve avvenire in funzione del bene comune della società e della tutela dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione.

A tal fine, è il principio costituzionale di sussidiarietà che regola la distribuzione delle funzioni tra Stato e regioni. In questo quadro, l’autonomia differenziata deve essere funzionale a migliorare l’efficienza degli apparati pubblici; ad assicurare una maggiore responsabilità politica e a meglio rispondere alle attese e ai bisogni dei cittadini. Partendo da queste premesse viene ritenuta incostituzionale la possibilità che l’intesa tra lo Stato e la regione e la successiva legge di differenziazione trasferiscano materie o ambiti di materie; laddove la Corte ritiene che la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative e amministrative e debba essere giustificata, in relazione alla singola Regione, alla luce del richiamato principio di sussidiarietà.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *