Bertinotti dà la sveglia ai compagni: il ciclo storico della sinistra è finito, imparate la lezione da Trump
Il trionfo di Donald Trump che si riprende la Casa Bianca sarà pure una brutta notizia, come dice Elly Schlein, ma la sinistra mondiale si ostina a non capire la lezione. Parola di Fausto Bertinotti che, ospite di 5 Notizie su Radio Cusano, dà una lettura controcorrente del voto Usa. E un sonoro scossone ai compagni che sbagliano. “L’elezione di Donald Trump non rappresenta un vero e proprio pericolo per la democrazia. Purtroppo però è un elemento che la ridimensiona drasticamente. Riducendola a un comando oligarchico sulla società. Ma lui rappresenta solo la punta di una tendenza di oggi, non è l’unico fattore”.
Bertinotti: la sinistra non ha capito la lezione americana
L’ex presidente della Camera non ha dubbi sulle ragioni profonde della vittoria del tycoon. “Trump ha vinto per due ragioni. La prima è la sua capacità di raccogliere meglio le istanze degli elettori e in generale intercettare meglio il voto popolare. La seconda è l’evidente colpa e incapacità dei progressisti di dare risposte. Gramsci diceva che durante i periodi di transizione, nei momenti di crisi della società nascono i mostri. C’è un’onda di rabbia e rancore causata dalla crisi della civiltà attuale che ha condotto gli elettori nelle braccia della destra, e questo accade in tutto il mondo”.
La scomparsa dei democratici in America viene dalla crisi dei partiti di centrosinistra
Ma c’è un’altra ragione, più profonda e sistemica. “La scomparsa dei democratici stessi in America, come per l’Europa, è la crisi dei partiti di centrosinistra che hanno ceduto alla rivoluzione capitalista e conservatrice, abbandonando i lavoratori. Il popolo americano reagisce alla condanna di una sconfitta permanente”. La lenta agonia della sinistra mondiale, però, non è abbastanza per i vertici dem per cambiare rotta. “Il tema – aggiunge Bertinotti – è che una sconfitta del genere dovrebbe insegnare qualcosa a tutta la sinistra dal punto di vista politico. Ma tu trai degli insegnamenti da qualcosa quando hai un bagaglio personale tuo, che io dubito questa sinistra abbia”.
I compagni non hanno più energie per attrarre il popolo
Parole come pietre. “Sono convinto – continua l’ex leader di Rifondazione comunista – che la vittoria di Trump dice una verità che la sinistra non vuole vedere, ossia che il ciclo storico vincente di questa sinistra è finito. La sconfitta politica di questo centrosinistra così com’è purtroppo insita nel suo essere. Questo perché il centrosinistra di oggi non ha più le energie politiche per attrarre il popolo, per fungere da calamita per gli elettori. La sinistra dovrebbe dismettere il suo passato recente per ricominciare daccapo”.