Bologna, quei finanziamenti alla coop Lai Momo dove lavora la moglie del sindaco Lepore

18 Nov 2024 13:17 - di Redazione

Non è un reato, ci mancherebbe. Forse solo una coincidenza, comunque una notizia su cui riflettere. Protagonista il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, di provata fede dem, in questi giorni diventato popolarissimo per la frase sulle camicie nere, presuntamente inviate da Palazzo Chigi a Bologna. Parole zittite dalla premier Meloni, dal palco della chiusura della campagna elettorale per la candidata di centrodestra Ugolini.  L’intemerata di Lepore ha, però, ringalluzzito la sinistra a corto di big e di argomenti, tanto da pensare di incoronare il primo cittadino bolognese a futuro leader. La notizia che lo riguarda, dicevamo, arriva dal Giornale. Il Comune bolognese, da tre anni guidato dal sindaco Lepore, ha affidato una serie di appalti alla Coop Lai Momo, dove lavora la consorte, Margherita Toma. La donna si occupa, stando al profilo Linkedin, della mansione di referente pe l’area Lavoro della coop. Niente di penalmente rilevabile, ma la storia, che poggia su documenti in possesso del quotidiano milanese, merita di essere raccontata.

Chi è Lepore, in sindaco-eroe del Pd

“Dal 2017 al 2024 – scrive il quotidiano – la cooperativa, molto nota negli ambienti della sinistra emiliana, si è aggiudicata diversi appalti affidati dall’Asp, l’azienda per i servizi alla persona del Comune di Bologna. Si tratta di una municipalizzata di cui il Comune è azionista al 97 %. L’altra quota è divisa tra la Città Metropolitana (di cui Lepore è presidente) pari al 2% e la Fondazione Carisbo che ha l’1%”. Ebbene la “Cooperativa Lai Momo – scrive ancora il Giornale – ha incassato 144.212,73mila euro nel 2017, 225.461,87 (2018), 557.784,26 (2019) 627.438,10 (2020), 351.547,46 (2021), 384.784,17 (2022), 482.768,86 (2023) e 2.989,2 (2024). Oltre 2milioni di euro per progetti (Sprar, Sai, SIproimi) legati all’immigrazione. Si tratta di fondi del ministero dell’Interno, transitati per la società del Comune di Bologna e finiti alla Coop”.

I finanziamenti del Comune di Bologna alla Coop Lai-Momo

“Ora il punto di contatto tra la cooperativa e il sindaco di Bologna – osserva il Giornale – sarebbe appunto la moglie de sindaco Lepore. Margherita Toma. Ma c’è anche un altro documento di cui il Giornale è in possesso che dimostrerebbe il legame tra la coop Lai Momo e la moglie del sindaco. Il 15 gennaio 2024 da un verbale della Prefettura di Bologna emerge che ‘Margherita Toma è presente in qualità di delegata da Lai -Momo società cooperativa sociale per presenziare alle operazioni di apertura dei plichi'”.

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