Bonus di Natale, triplicati i beneficiari: in cantiere un fondo da 500 euro a figlio per sport e musica

13 Nov 2024 15:26 - di Lucio Meo

Manca un mese e mezzo al Natale ma già se ne parla tanto, almeno sul fronte fiscale. L’ultima misura del governo, la riapertura del concordato fiscale, ha aperto prospettive interessanti per i contribuenti che attendono per le festività, oltre alla tredicesima, anche benefici “last minute” dalla manovra come il cosiddetto bonus Natale. “Dal governo arrivano nuove misure per i lavoratori”, è l’annuncio d’ Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze. E il pezzo forte è sul bonus Natale per le famiglie, che triplica il numero dei beneficiari della una tantum di 100 euro per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28 mila euro.

Bonus Natale, si arriva a 4 milioni e mezzi di beneficiari

Ecco il dettaglio. “Viene ampliata la platea dei contribuenti che percepiranno il bonus di 100 euro a Natale. Passeremo da poco più di un milione di contribuenti ad oltre quattro milioni e mezzo. Viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico”.  Secondo il viceministro, sarà una ulteriore spinta per i consumi natalizi, “un aiuto in più ai lavoratori e ai contribuenti in un momento particolare dell’anno, quando le spese familiari tendono ad aumentare, un’ulteriore azione del governo a sostegno dei lavoratori”. “Questo intervento – conclude Leo – si affianca infatti ad altre agevolazioni gia’ messe in atto, come la riduzione dell’Irpef e del cuneo fiscale, per sostenere le famiglie e promuovere una maggiore crescita economica”.

La riapertura del concordato preventivo biennale fino al 12 dicembre consente ulteriori margini di manovra, dunque, ma non si sa se al momento siano sufficienti per per ridurre l’aliquota Irpef di due punti percentuali, dal 35% al 33%, come vuole Forza Italia. Ma c’è anche dell’altro in cantiere. I deputati di Fratelli d’Italia, il suo partito, hanno depositato un emendamento alla manovra per assegnare un contributo di 500 euro l’anno per ciascun figlio a carico, fino a 14 anni, per il rimborso delle spese legate a servizi extrascolastici di sostegno all’apprendimento o corsi di lingua, percorsi didattici culturali o turistici, di educazione musicale e sport.

Giorgetti: “La tutela delle famiglie e dei titolari dei redditi più bassi e sarà una delle priorità del Governo”

“La tutela delle famiglie e dei titolari dei redditi più bassi è e sarà una delle priorità del Governo, e pertanto anche le nuove risorse che affluiranno nelle casse pubbliche, ivi comprese quelle derivanti dal concordato preventivo biennale, potranno essere utilizzate anche per ulteriormente implementare tali iniziative” come prevede la normativa in materia che “destina in via prioritaria il gettito derivante” dalla misura alla “riduzione delle aliquote Irpef”, ha poi confermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al Question Time alla Camera ad un’interrogazione sulle iniziative che il Governo intenderebbe assumere per favorire il potere d’acquisto delle famiglie anche utilizzando eventuali risorse aggiuntive derivanti dal concordato preventivo.

Meloni: manovra finalizzata a ridurre le tasse

Con la manovra “abbiamo reso strutturale il taglio del cuneo fiscale, abbiamo esteso l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno due figli anche alle lavoratrici autonome e abbiamo rinnovato la detassazione dei premi di produttività e dei fringe benefit”, ha ricordato oggi il premier Meloni, in un video messaggio all’Assemblea generale di Confimi. “Abbiamo confermato la super deduzione del 120% del costo del lavoro per le nuove assunzioni, e scelto di rifinanziare la Nuova Sabatini, portando il fondo per il 2025 a 607 milioni di euro e incrementando le risorse fino al 2029. E dove abbiamo preso i soldi per fare tutto questo, visto che di soldi non ne abbiamo molti? Una parte arriva dal nuovo rapporto che abbiamo costruito tra fisco e contribuenti e che ci ha permesso di avere più entrate nelle casse dello Stato. Un’altra dal contenimento della spesa dei ministeri e un’altra parte ancora da banche e assicurazioni. È una cosa che nessuno aveva avuto il coraggio di fare finora e che rappresenta una grande novità rispetto al passato”.

 

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