Colosimo replica al fango quotidiano: “Non mi lascio intimidire, chi ha paura della verità?”
“Onestà, legalità, passione e trasparenza continueranno a segnare il mio impegno, con una lotta senza quartiere alla criminalità organizzata. Irreprensibile, e lo sarò nonostante un ingiustificato fango. Con immenso rispetto e grande rammarico per alcuni familiari delle vittime, posso promettere solo di restare quella che sono, senza farmi mai intimidire”: lo scrive la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo in una nota cui replica alle accuse rivoltele negli ultimi giorni.
“Oggi”, si legge nella nota dell’esponente di Fratelli d’Italia, “il Fatto Quotidiano titola a tutta pagina una non notizia, relativa a un mio zio che ha subito una condanna penale per fatti che risalgono a 15 anni fa. Tutto già noto e tutto già ampiamente raccontato dalla stampa nel corso degli anni. L’articolo, evidentemente, troppo scarno di fango è arricchito con il racconto di una mia presunta vicinanza all’ex terrorista Ciavardini”.
Dossieraggi, arriva l’attacco del Fatto a Chiara Colosimo
“Se questa volta intervengo dopo l’attacco preventivo durato settimane di maggio del 2023, e quello di queste ultimi giorni”, spiega la presidente della Commissione Antimafia, “è solo perché lo devo all’Istituzione che presiedo”. Paolo Colosimo era un avvocato penalista, che di norma non credo difendesse stinchi di Santo; è stato condannato e io ne ho preso le distanze da subito, prima della condanna definitiva. Sì, ho un parente che ha avuto un problema giudiziario. Grande scoop! Luigi Ciavardini era un appartenente ai Nar, organizzazione eversiva alla quale non ho mai partecipato e della quale non ho mai condiviso, non dico la militanza perché quello lo dice l’anagrafe, ma i principi. Conosco Ciavardini come chiunque sia entrato a Rebibbia, dove la sua associazione era fortemente presente in più reparti. Sì, come chiunque, anche qualcuno a sinistra, ma questo non fa notizia”.
“Incredibilmente”, prosegue Chiara Colosimo, “queste due “notizie” entrambe pubbliche e note da molti anni oggi meritano tanta attenzione. E vi domando, perché? Capisco che una donna libera che presiede questa importante istituzione senza interesse alcuno, senza fili di burattinai, che da subito ha dato voce ai figli del giudice Borsellino e messo in evidenza macroscopiche reticenze dia fastidio, capisco che andare a fondo senza dover difendere alcuno nel caso del dossieraggio spaventi altri, ma la cosa non mi tocca”. “Sempre più forte rimbomba la domanda: chi ha paura della verità?”, conclude la presidente dell’Antimafia.
La solidarietà di FdI da Malan a Delmastro
“All’elenco degli esponenti di centrodestra presi di mira dalla stampa di sinistra si aggiunge oggi Chiara Colosimo, alla quale esprimo a nome del gruppo di Fratelli d’Italia in Senato solidarietà e stima”, commenta in una nota Lucio Malan. Il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia aggiunge che “Chiara sta svolgendo con abnegazione, correttezza e concreti risultati il suo delicato ruolo di presidente della commissione Antimafia. Il metodo usato per colpirla è oltremodo sgradevole, perché, non potendole contestare nulla che la riguardi personalmente, scava tra i suoi legami di parentela. Conosco però la sua tempra e sono convinto che non si lascerà scalfire”.
“Escludendo che i giornalisti in questione siano dei “ritardatari” – commenta Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia – dobbiamo chiederci perché. Forse perché Chiara Colosimo persegue senza sosta la verità sulle stragi, dando finalmente voce ai famigliari di Borsellino? Forse perché il presidente Colosimo vuole un codice etico che imponga a chi è parte di non essere anche giudice in antimafia? Se fosse così i “ritardatari” rimarranno delusi: nulla può impedire, per carattere ed onestà, a Chiara Colosimo di andare sino in fondo!”
Mentre il senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Antimafia, Giorgio Salvitti, definisce “allucinanti, sconcertanti e ingiustificate le accuse rivolte a Chiara Colosimo dal Fatto quotidiano”. Per il senatore di FdI è “prioritario interesse della Nazione è quello di sgomberare il campo da false piste e strumentalizzazioni politico-giornalistiche. La preventiva campagna di fango di pochi non scalfirà l’onestà e la determinazione con le quali il presidente dell’Antimafia porta avanti il suo impegno. Pieno sostegno all’operato del presidente Colosimo, che ha sempre operato con fermezza e rispetto istituzionale”.