Commissione Ue, Fitto ok ma la socialista Ribera fa i capricci. Se indagata, non vuole dimettersi…

20 Nov 2024 15:20 - di Leo Malaspina

Fumata grigia, ma è solo questione di tempo per l’accordo per la nomina dei sei vicepresidenti esecutivi designati della prossima Commissione Europea. L’intesa sarebbe ormai “fatta”, tanto che i coordinatori dei gruppi politici nelle rispettive commissioni dovrebbero riunirsi questa sera alle 18, a Bruxelles, per approvare le valutazioni dei candidati ancora non ‘promossi’, incluso con ogni probabilità il commissario ungherese Oliver Varhelyi. Lo apprende l’Adnkronos da fonti parlamentari. L’accordo è stato appoggiato dalla grande maggioranza del Ppe, tranne che dagli spagnoli, che sono “sul piede di guerra”. L’intesa raggiunta, che “lascia spaccature ovunque”, dovrebbe consentire al Parlamento Europeo di votare in plenaria l’intero collegio, mercoledì prossimo a Strasburgo. Con Raffaele Fitto in sella.

Commissione Ue, il problema non è Fitto ma la Ribera

Il problema, adesso, non è l’ostilità dei socialisti alla nomina di Raffaele Fitto, ma quella dei Popolari alla nomina di Teresa Ribera, vicepremier socialista, oggi sentita alle Cortes sulle alluvioni che hanno causato oltre 200 morti nella regione di Valencia alla fine del mese scorso. “Il Gruppo Ppe al Parlamento europeo ha seguito da vicino il dibattito sulle conseguenze delle inondazioni a Valencia con la ministra spagnola e candidata designata per la Commissione europea, Teresa Ribera. Nella sua apparizione al Parlamento spagnolo, la candidata ha evitato di rispondere alle ripetute richieste dei parlamentari sul suo impegno a dimettersi se la giustizia spagnola la accusasse di illeciti nella gestione delle inondazioni in due regioni spagnole. Il Gruppo Ppe desidera sottolineare che dovrebbe essere pronta a dimettersi a seguito di una richiesta del sistema giudiziario spagnolo”, afferma il gruppo del Ppe al Parlamento europeo. “Una valutazione completa della sua apparizione al Parlamento spagnolo avrà luogo più tardi oggi e verrà presa in considerazione quando i gruppi politici al Parlamento europeo decideranno sulle valutazioni in sospeso dei candidati alla Commissione europea”, aggiunge il gruppo.

Una faida tutta spagnola tra socialisti e popolari

All’interno del gruppo S&D, la delegazione francese, che conta 13 eurodeputati (l’Italia ne ha 21), ha però tuttora una posizione “molto ostile” nei confronti dell’accordo, riferisce una fonte: fin dall’inizio i francesi hanno detto che non avrebbero mai consentito la nomina di un vicepresidente esecutivo della Commissione proveniente dalla “estrema destra” italiana, anche se Raffaele Fitto, di Fratelli d’Italia, non ha un passato nel Movimento Sociale Italiano, ma nella Dc prima e in Forza Italia poi. Lo scontro tra il Pp e il Psoe, tutto spagnolo, è tracimato in Ue e ha bloccato tutto. La nomina di Ribera, che ha ottenuto deleghe pesantissime, sarebbe un grande successo, e i Popolari spagnoli lo sanno bene, tanto che stanno tentando in tutti i modi di azzopparla. Secondo una fonte, un accordo sulla nuova Commissione, per consentirle di essere votata il 27 novembre e di entrare in carica dal primo dicembre, potrebbe arrivare nel pomeriggio. Politica interna spagnola permettendo.

 

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