“Contenuti devastanti”, Valditara sui social: altro che vietato vietare, importante inibirne l’uso sotto i 15 anni
I social una scatola internetica di “contenuti devastanti”. «Ecco perché, a dispetto di chi è rimasto ancora allo slogan “vietato vietare”, è importante inibire l’utilizzo dei social sotto i 15 anni. Ci sono contenuti spesso devastanti che rischiano di rovinare i nostri giovani». Lo ha scritto a chiare lette Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, su X, postando il link a un articolo nel quale viene ripercorsa la storia di sette famiglie che a Parigi hanno fatto causa a TikTok, con l’accusa di aver messo in pericolo i loro figli a causa di contenuti che incitano alla violenza e all’autolesionismo.
Valditara: «Importante vietare l’uso dei social sotto i 15 anni»
Non solo. Perché pochi giorni fa il capo del dicastero di Viale Trastevere, parlando dell’argomento, aveva presentato due proposte per contrastare il dilagante fenomeno del cyberbullismo: l’obbligo di presentare la carta d’identità per accedere ai social network. E il divieto assoluto per i minori di 16 anni. Secondo il Ministro, i social media, con il loro velo di anonimato, amplificano le «pulsioni più vigliacche e ignobili delle persone», consentendo a profili falsi di insultare e denigrare impunemente. Tra l’altro, ricordiamo che Valditara ha già emanato una circolare che vieta l’uso dei cellulari fino alla scuola secondaria di primo grado.
Mennuni: «Bene Valditara, speriamo presto in una legge tutela dei minori sul digitale»
E allora oggi, a rilanciare e rinvigorire di nuova linfa propositiva le dichiarazioni d’intenti del ministro è intervenuta anche la senatrice di Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni, componente bicamerale infanzia e adolescenza. La quale, in un suo intervento mirato sul tema, ha prima ricordato che «il digitale si evolve sempre e tale evoluzione va sostenuta, ma non deve provocare involuzione nella crescita, nella formazione dei nostri bambini e minori». Ribadendo contestualmente che «Internet non è a misura di bambino e le istituzioni hanno il dovere di spronare gli operatori del mondo digitale ad operare nell’implementare forme di protezione dei minori da contenuti pericolosi».
Social, Mennuni rilancia Valditara: la priorità è “proteggere tutti i minori”
E asserendo poi anche: «Vedo con piacere che vi è impegno da parte di diverse aziende in tale ambito. È poi necessario vietare l’accesso ai minori fino a 15 anni come sta già avvenendo in altre nazioni, al fine di proteggere tutti i minori. Anche quelli che hanno genitori che possono dedicare minore attenzione alla loro educazione magari per motivi sociali o di formazione personale», dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia.
La necessità di mettere in sicurezza i giovani: il parentale control non basta
«Il parental control – ha quindi concluso Mennuni – è importante. Ma troppo spesso resta inapplicato. Sono lieta di constatare la grande determinazione del Ministro all’Istruzione Valditara, che condivido, nell’attenzionare e porre rimedio ad un fenomeno che richiede il massimo impegno. Spero di vedere presto approvato il disegno di legge che abbiamo presentato con la deputata Marianna Madia e la Senatrice Malpezzi e tanti altri parlamentari firmatari, perché proteggere i ragazzi fino all’età di 15 anni metterebbe in sicurezza loro. E avrebbe un valore immenso in termini di serena crescita che si possa assicurare alla generazione attualmente in formazione, cui appartiene il domani», ha quindi concluso.