Droni russi uccidono un pastore della Chiesa avventista ucraina: stava distribuendo aiuti umanitari
I droni russi hanno ucciso un pastore della Chiesa avventista mentre quest’ultimo distribuiva aiuti umanitari alla popolazione nella regione di Mykolaiv. L’uomo stava portando il carbone alle persone in difficoltà insieme al padre, anch’egli rimasto ferito durante l’offensiva aerea assieme ad altri 6 civili. Poiché i bombardamenti nella zona continuavano senza sosta, i medici non hanno potuto aiutare le vittime tempestivamente per salvare tutte le vite coinvolte. Il nome del pastore rimasto ucciso è Arthur, mentre il padre Vladislav – che ha lo stesso ruolo ecclesiastico del figlio e lo stava accompagnando – ha subìto un’operazione a causa delle gravi condizioni dovute al ferimento nell’attacco.
Il pastore ucraino trucidato e il cordoglio della Chiesa avventista
La Chiesa avventista ha espresso il proprio cordoglio per l’accaduto e ha detto che pregherà per le vittime dell’assedio russo. L’ agenzia avventista per gli aiuti e lo sviluppo ha raccontato che un drone Fpv ha preso di mira il centro della distribuzione di aiuti umanitari nell’oblast di Kharkiv, dove una persona è stata ferita. Dopo aver appreso le notizie della tragedia, l’arcivescovo maggiore dei greco cattolici, Sviatoslav Shevchuk,ha inviato una comunicazione con le sue condoglianze a Stanislav Nosov, presidente della conferenza dell’unione ucraina della Chiesa avventista del settimo giorno. L’autorità greco-cattolica, in seguito al drammatico epilogo bellico ha dichiarato «Lasciamo che l’esempio di servizio al prossimo, mostrato dal defunto Artur, sia per noi una testimonianza della potenza di Dio durante questa guerra crudele».
Il Papa: “Sarà un brutto inverno per l’Ucraina”
«Sarà un brutto inverno per l’Ucraina», ha detto Papa Francesco Bergoglio alla fine dell’udienza generale, spronando i fedeli a non dimenticare “il martoriato popolo ucraino, soffre tanto. E voi bambini, ragazzi pensate ai bambini e ai ragazzi ucraini che soffrono in questo tempo senza riscaldamento con un inverno molto duro”. Il pontefice ha inoltre spronato i fedeli a pregare anche “per la pace in Terra Santa, Nazareth , Palestina, Israele. Che ci sia la pace. La gente soffre tanto. Preghiamo per la pace tutti insieme”, rinnovando il proprio appello anche per la tregua nella regione araba.