Effetto Libano, dopo il cessate il fuoco arriva l’annuncio di Hamas: pronti a una tregua a Gaza
A poche ore dal cessate in fuoco in Libano, entrato in vigore alle 3 del mattino ora italiana, Hamas apre a una tregua in Gaza. In Libano il cessate il fuoco nella guerra tra Israele e il movimento islamista Hezbollah è giunto dopo oltre un anno di scontri che hanno provocato migliaia di morti.
Cessate il fuoco in Libano: effetto domino in Medio oriente
La tregua dovrebbe porre fine a una guerra che ha costretto allo sfollamento di decine di migliaia di persone in Israele e di altre centinaia di migliaia in Libano. Poco dopo l’inizio del cessate il fuoco, attraverso il portavoce Avichay Adraee l’esercito israeliano ha invitato gli abitanti del Libano meridionale a non avvicinarsi alle posizioni militari e allo stesso modo l’esercito libanese ha chiesto alla popolazione locale “di aspettare prima di ritornare nei villaggi e nelle città in prima linea in attesa del ritiro israeliano” e che “sta adottando le misure necessarie per completare il suo dispiegamento nel sud”.
Il portavoce di Hamas: in Libano una vittoria
“L’annuncio del cessate il fuoco in Libano è una vittoria e un grande successo per la resistenza“. Lo ha detto questa mattina, in condizione di anonimato, un membro dell’ufficio politico del movimento islamico palestinese Hamas all’Afp. “Abbiamo informato i mediatori in Egitto, Qatar e Turchia che Hamas è pronta per un accordo di cessate il fuoco e per un accordo serio sullo scambio di prigionieri”, ha aggiunto, accusando però Israele di “ostacolare qualsiasi accordo”.
Martedì sera, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la tregua in Libano dovrebbe consentire a Israele di “concentrarsi sulla minaccia iraniana” e di intensificare la “pressione” su Hamas, considerando che il cessate il fuoco concordato con Hezbollah contribuisce all'”isolamento” del movimento islamista palestinese, al fine di ottenere la liberazione degli ostaggi.
Una tregua nel novembre 2023, l’unica dall’inizio della guerra, ha consentito il rilascio di più di 100 ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. Da allora, altri sette ostaggi sono stati rilasciati vivi nel corso delle operazioni dell’esercito israeliano. A Gaza ne rimangono 97, 34 dei quali sono stati dichiarati morti dall’esercito. Piu’ di 44.000 palestinesi sono stati uccisi nella campagna di ritorsione militare israeliana nella Striscia di Gaza, la maggior parte dei quali civili, secondo i dati del Ministero della Sanita’ di Hamas, stime ritenute attendibili dalle Nazioni Unite.