Esiste un’ecologia dei Conservatori, pulita e pragmatica: bilancio degli Stati generali dell’ambiente (video)
Una nuova ecologia, possibile e pragmatica, ma che non impedisce di sognare: l’energia delle stelle, quella nucleare da fusione. Si sono chiusi così i due giorni degli Stati generali dell’ambiente e dell’energia di Fratelli d’Italia organizzati a Sabaudia dai Gruppi parlamentari di Camera e Senato con la collaborazione del gruppo Ecr a Sabaudia. Per Fdi l’imperativo è mettersi alle spalle l’ideologia green della sinistra europea, che “tanti danni ha prodotto in questi anni, tracciando una nuova strategia verso il futuro fatta da una visione realista, pragmatica ma anche appassionata dell’ambiente”. Sono le parole di Nicola Procaccini, copresidente di Ecr Group e responsabile del dipartimento Ambiente ed Energia di Fdi.
Procaccini: “Esiste un’ecologia dei Conservatori italiani ed europei”
Procaccini ha tracciato un bilancio dell’iniziativa: “Questi due giorni sono serviti per dire che esiste un’ecologia dei Conservatori italiani ed europei. Che parte dalla considerazione che la nostra missione politica è conservare la terra che abbiamo ricevuto in eredità, e che il nostro dovere è trasmetterla integra e pulita ai nostri figli”.
Procaccini: “Investire sulla fusione nucleare”
Guardando in particolare all’Italia Procaccini ha precisato che “la nostra energia, il nostro mix energetico deve necessariamente prendere atto della realtà e di quelle che sono le condizioni geopolitiche”. Questo significa “attenzione a tutte le energie rinnovabili possibili. Ma anche della necessità di approvvigionarsi alle fonti fossili”. Attenzione alla realtà che però non impedisce di coltivare un grande sogno. Che per Procaccini deve essere “l’energia che deriva dalla creazione delle stelle da cui si é generato l’universo. Questa energia può finalmente essere a disposizione degli esseri umani, certamente rinnovabile, pulita, sicura, infinita. Questa deve essere la nostra missione, investire sulla fusione nucleare”. Associazioni ecologiste, studiosi, società pubbliche, imprese e parlamentari, per due giorni si sono confrontate nella convention di Sabaudia.