Esplosione in una fabbrica di fuochi di artificio a Ercolano: morti tre ragazzi. “Era il primo giorno di lavoro” (video)

18 Nov 2024 18:09 - di Natalia Delfino
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È di almeno tre morti il bilancio di un’esplosione in una fabbrica di fuochi di artificio in un’area rurale di Ercolano, al confine con San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. La fabbrica, secondo quanto riferito dal Mattino, era illegale e allestita in una abitazione; le vittime sono un ragazzo di 18 anni di origine albanese e due ragazze di 23 e 26 anni. I soccorritori stanno cercando eventuali dispersi. Ancora da chiarire cosa abbia provocato l’incidente.

L’esplosione nella fabbrica di fuochi di artificio di Ercolano

L’esplosione si è verificata nel primo pomeriggio. Secondo una testimonianza raccolta da quotidiano napoletano, le zone limitrofe sono state travolte da un unico boato fortissimo e anche alcune case del circondario hanno subito danni, dalle finestre rotte ai tetti divelti. La nuvola di fumo che si è levata dall’esplosione è rimasta visibile a chilometri di distanza.

Le tre vittime erano al loro primo giorno di lavoro

Sul posto i soccorritori hanno trovato una scena di totale devastazione e sono stati poi raggiunti dai familiari delle vittime, che secondo quanto emerso sarebbero di Marigliano e non di Ercolano. Secondo alcune testimonianze la fabbrica era stata appena aperta e tutti e tre i ragazzi rimasti uccisi erano al primo giorno di lavoro.

Il sindaco di Ercolano: “Fabbrica senza autorizzazioni, qui si è consumata una tragedia immane”

“Mi riferiscono che lì si confezionassero fuochi d’artificio, ma né al Comune né alle altre autorità sono mai pervenute richieste di autorizzazione”, ha spiegato ai giornalisti il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto per il quale “conta poco dove fossero residenti i ragazzi, quello che mi frantuma il cuore è che dei giovani non possono morire così”. “Qui confezionavano fuochi d’artificio, ma se non sono mai arrivate richieste di autorizzazione significa che dobbiamo insegnare ai giovani che la via maestra, anche se la più lunga, è quella della legalità e del rispetto delle regole affinché quanto accaduto stasera non possa più accadere. Basta ascoltare le urla di dolore della madre delle due ragazze – ha concluso il primo cittadino – per capire quanto immane sia questa tragedia”.

 

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