Fitto fa impazzire il campo largo: Pd, Verdi, M5S e centristi incapaci di parlare con voce sola
La nomina prestigiosa di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea manda in frantumi quei miseri resti di quello che per pura convenzione definiamo Campo largo. Le forze politiche di opposizione al governo Meloni sono incapaci di parlare con voce sola sul tema europeo. Che, come ha detto la premier Meloni, “é un successo dell’Italia, non del governo o di un partito”. Niente da fare, tutti vanno in ordine sparso e la prossima settimana ognun per sé al voto per la Commissione. Lo spappolamento delle posizioni su Fitto segnala un grave caso politico. Possono vincere in Umbria e in Emilia Romagna, ma questo non fa di loro forze in grado di governare e prendersi la guida dell’Italia.
Boccia: “Fitto rappresenta l’Italia intera e non un governo”
Buona parte degli eurodeputati del Pd, prima delegazione dei Socialisti, sono consapevoli – ob torto collo– del fatto che a Bruxelles conta anche l’interesse nazionale, non solo quello del partito. E che, quindi, la conferma di Fitto a vicepresidente è interesse dell’Italia. A ricomporre le divergenze di visione tra i Dem ha probabilmente contribuito il fatto che Fitto è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 14 novembre scorso. Ed hanno avuto un peso le “raccomandazioni” di Monti e Prodi. Ammette Francesco Boccia: “La nomina a Fitto è una nomina alla Repubblica italiana, che è sempre stata cuore e braccia dell’Europa. Il nostro augurio di cuore di buon lavoro a Fitto che rappresenta l’Italia intera e non un governo, di destra: questo deve essere chiaro, altrimenti saremmo all’opposizione. Lui rappresenta i trattati europei figli della capacità dell’Italia in questi anni di essere europeista e sono sicuro che Fitto sarà il primo europeista convinto. Così il capogruppo Pd al Senato, a margine di una conferenza stampa al Nazareno.
Il M5S arriva ad insultare Fitto: “Da lui solo guai”
Il Movimento Cinque Stelle non sa invece cosa significhi l’interesse nazionale né avere una postura europea. In una nota Pietro Lorefice, capogruppo in Commissione politiche Ue del Senato, manca poco che arrivi all’insulto: “Vedo un entusiasmo e una santificazione del tutto fuori luogo intorno alla nomina di Fitto. Un penoso giubilo da cheerleader di centrodestra”. Dal grillino parte una demolizione del neo vice commissario: “Sarà commissariato dal falco Dombrovskis”. “Fitto sul Pnrr ha fatto solo guai. Quindi c’è poco da brindare”. Gli fa eco Valentina Palmisano, europarlamentare del M5S. “L’Europa ha toccato il punto più basso della sua storia. E noi siamo orgogliosi di non aver partecipato a questo gioco al massacro. La nostra opposizione democratica, leale e trasparente salverà l’Europa dal suo crepuscolo”, azzarda.
Bonelli: “Diciamo no a Fitto”
“Un no totale a Fitto arriva da AVS per bocca di Angelo Bonelli: “Diciamo no, non solo perché riteniamo Fitto responsabile di aver gestito male i fondi del Pnrr – si accoda ai grillini- . Ma perché questa maggioranza spostata a destra segna lo stop alle politiche sul clima, sui diritti umani e civili”. Si dice Fitto e si intende la premier: “Si è consentito alla leader della destra (anzi estrema destra) Giorgia Meloni di diventare l’ago della bilancia in Europa. Hanno ucciso la transizione ecologica e sociale e non solo. Saremo all’opposizione” conclude un livoroso Bonelli.
Rosato (Azione): “Bene il via libera a Fitto”
Di contro, i “centristi” del campo largo la pensano in maniera diametralmente opposta. Ettore Rosato di Azione si rllegra della nomina: “Bene via libera a Fitto, sarà la voce Italia in Europa”. L’italianità prima di tutto, al di là del posizionamento politico. “Cosa cambierà in Europa dopo il via libera sulla designazione di Raffaele Fitto? Nulla – ammette dal suo punto di vista- . Intanto bene che il via libera ci sia stato. Fitto farà bene nell’interesse del nostro Paese e nell’interesse dell’Europa, com’è chiamato a fare in questo ruolo”, dice il vicesegretario di Azione, intervistato ad Antenna Sud. “Le controversie politiche – ha proseguito il parlamentare – hanno ragione di esistere a Roma. Ma quando si superano i nostri confini bisogna fare gli interessi nazionali. L’interesse nazionale, come ha detto in modo molto chiaro il presidente Mattarella, è avere una voce sola all’estero. E in Europa ci sarà la voce di Raffaele Fitto”.