G20, l’Argentina di Javier Milei aderisce al documento dell’Alleanza globale contro la fame
Javier Milei aderisce il documento dell’Alleanza globale contro la fame. Con l’Argentina sale così a 82 il numero dei Paesi che hanno deciso di sottoscrivere il documento proposto dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Dopo il primo diniego, il presidente argentino ha deciso di firmare il documento, mantenendo saldi gli obiettivi della propria agenda che prevede una lotta al globalismo secondo quanto riportato da Il Giornale.
Javier Milei sull’agenda avrà un approccio “guidato dal mercato”
Dopo la sottoscrizione del documento dell’Alleanza globale contro la fame da parte dell’Argentina, Milei ha tenuto a precisare le condizioni con cui ha deciso di aiutare nell’obiettivo, ossia “in base ad un approccio guidato dal mercato”. Dunque, la condivisione del programma da parte di Buenos Aires “non implicherà l’adozione di programmi e politiche specifiche”.
Oltre le presunte apparenze
Il presidente argentino non sembra avere un buon legame con il governo brasiliano di Luiz Lula ma nonostante gli attriti e le differenze, Milei è riuscito a guardare oltre accettando il documento dell’Alleanza globale contro la fame. Prima la negazione e poi il cambio di fronte di Milei, dettato forse dalla capacità di poter andare oltre le discordanze, mantenendo il punto politico sulle personali convinzioni in merito al nuovo disegno promosso dal Brasile.
La libertà di fare del bene
In base alle fonti dell’Ansa, Il governo argentino ha precisato che “l’Agenda 2030, invocata nel Documento di Avvio di questa Alleanza, è un insieme di obiettivi giuridicamente non vincolanti che ogni Stato nazionale, nell’esercizio della propria sovranità, ha il diritto di interpretare e perseguire liberamente“.