Grosso guaio in Campidoglio: 7 indagati per corruzione sugli appalti delle strade e sui fondi del Giubileo
I militari della Guardia di Finanza hanno effettuando una serie di perquisizioni, anche in Campidoglio, nell’ambito di un’indagine della procura di Roma per corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture nell’ambito di appalti per il rifacimento del manto stradale e che riguarderebbe anche fondi per il Giubileo.
L’indagine della Procura di Roma sui lavori per il rifacimento del mando stradale nella Capitale, anche in vista del Giubileo, chiama in causa 4 funzionari del Comune di Roma Capitale, uno di Astral (l’azienda della Regione Lazio che gestisce in concessione l’intera rete viaria regionale), un imprenditore e due agenti della Polizia stradale.
Campidoglio: chi è l’imprenditore indagato
L’imprenditore indagato è Mirko Pellegrini, 46 anni, nato a Roma e residente a Frascati. Secondo la pista investigativa gestiva un giro di tangenti che lo stesso pagava ai pubblici ufficiali per ‘pilotare’ una serie di appalti per lavori di manutenzione delle strade. Le perquisizioni eseguite dalle Fiamme gialle hanno interessato – in particolare -, gli uffici di un dipartimento di via Luigi Petroselli dove sarebbero stati acquisiti degli atti. L’imprenditore, secondo quanto si apprende da fonti, avrebbe costituito un’associazione a delinquere del quale è il ‘dominus’ finalizzata alla commissione di una serie di reati – turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio e autoriciclaggio -, tra l’altro volti ad ottenere appalti per l’asfaltatura stradale da Roma Capitale.
Secondo quanto ricostruito dalla Gdf, l’imprenditore avrebbe commesso frode nella pubblica fornitura di appalti conclusi con Roma Capitale e altri enti pubblici- ad esempio a via della Serenissima, via della Magliana e piazzale De Bosis -, non adempiendo dolosamente agli obblighi contrattuali previsti e ponendo in essere espedienti ingannevoli per far apparire l’esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, con particolare allo spessore del manto di asfalto e alle qualita’ del materiale impiegato. Infine, il 46enne avrebbe dato o promesso utilità ai pubblici ufficiali affinché questi compissero atti contrari ai doveri d’ufficio.
Guai in Campidoglio ? Normale, non potrebbe essere differente.
Appalti miliardari e solo per una tasca, mentre a chi fara’ i lavori andranno briciole.
Leccatina di asfalto oggi , buche domani, strutture sabbiose oggi, crolli domani.
Critiche e lamentele dopo domani e colpevoli scomparsi nel nulla……. e la storia si ripete e sempre si ripetera’.
Tagliate subito una o due teste e vedrete che tutto si fermera’; naturalmente nelle 24 ore non dopo venti anni di inutili indagini.