“Intermarine” sceglie la Germania, beffata l’italiana Isotta Fraschini. La protesta di FdI

30 Nov 2024 13:22 - di Leo Malaspina

Fa discutere la scelta del colosso della nautica, “Intermarine”, del gruppo Colaninno, di affidarsi alla tedesca Mtu, invece che all’italiana Isotta Fraschini Motori del gruppo Fincantieri, anticipata ieri dal Giornale. La decisione riguarda la commessa di cinque nuovi cacciamine per la Marina militare, un ordine dal controvalore di 1,6 miliardi affidato a Intermarine, azienda specializzato nella produzione di navi in vetroresina militari, e a Leonardo. “Intermarine” ha però deciso di acquistare tre motori A-magnetici per ciascuna unità presso l’azienda tedesca MTU (gruppo Rolls Royce), lasciando a bocca asciutta Isotta Fraschini, che da sempre è il fornitore dei motori-generatori dei cacciamine classe Lerici e Gaeta.

Intermarine sceglie un’azienda tedesca, polemica in Italia

La notizia ha scatenato la reazione di Cisl e Cgil, che sprimono un profondo disappunto in merito a questa scelta, “considerata inattesa e ingiustificata sotto il profilo tecnico ed economico, e che genera preoccupazione riguardo ai livelli produttivi e occupazionali di Isotta Fraschini Motori, azienda che il Gruppo Fincantieri sta rilanciando in maniera condivisa, anche grazie al supporto delle Istituzioni locali e Nazionali che insieme stanno investendo in questa realtà di grande importanza strategica per l’occupazione e lo sviluppo del territorio pugliese e del sud Italia”, dicono Fin-Cusl e Fiom Cgil di Bari. “Non dimentichiamo che Isotta Fraschini Motori è l’ultima realtà italiana con le competenze nel settore motoristico navale e terrestre, diventata punto di riferimento nella transizione green del Gruppo Fincantieri grazie alla nuova filiera dell’idrogeno. Ancora più inaccettabile è il fatto che questa decisione scellerata sia stata presa nonostante l’impegno dei lavoratori, dell’Azienda e del Ministero della Difesa che hanno cercato di valorizzare l’importanza della tutela della filiera italiana per un asset tanto strategico quanto delicato, riguardando una fornitura per la Marina Italiana. In contesti simili, aziende tedesche avrebbero privilegiato fornitori nazionali senza interpellare quelli stranieri, a prescindere dal costo”.

La protesta di Fratelli d’Italia

In Puglia, anche Fratelli d’Italia si fa sentire. “Preoccupa che Intermarine del gruppo Colaninno sia indirizzata ad acquistare tecnologia tedesca per la flotta cacciamine della Marina Militare, piuttosto che puntare su aziende italiane. Eppure, la pugliese Isotta Fraschini, operante da tempo in questo ambito, vanta altissime capacità produttive. È chiaro che una scelta di questo tipo potrebbe mettere a dura prova la Fraschini che verrebbe fortemente danneggiata da questa opzione, con possibili ricadute negative sull’occupazione. Ritengo che bisognerebbe guardare con maggiore attenzione verso il know how italiano per fare sistema con i fatti e non solo a parole”, attacca l’onorevole Dario Iaia deputato FdI e presidente provinciale FdI Taranto.

La scelta di Intermarine, inattesa e ingiustificata dal punto di vista tecnico ed economico, metterebbe dunque a rischio i livelli produttivi e occupazionali di Isotta Fraschini Motori, in un momento in cui il nuovo management sta rilanciando una realtà unica, importante e delicata per il territorio pugliese visto che crea occupazione di qualità. La commessa vale, infatti, oltre 25 milioni di euro per i motori e circa 80 milioni di euro per i servizi di supporto in vita.

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