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Klaus Davi aggredito davanti alla moschea di viale Jenner, assaliti anche gli agenti intervenuti (video)

Klaus Davi aggredito davanti alla moschea di viale Jenner, assaliti anche gli agenti intervenuti (video)

Cronaca - di Penelope Corrado - 1 Novembre 2024 - AGGIORNATO 2 Novembre 2024 alle 15:52

Una cinquantina di frequentatori della moschea di viale Jenner ha accerchiato e aggredito Klaus Davi che stava svolgendo una serie di interviste e servizi sulle prossime elezioni americane e l’orientamento del mondo islamico sul tema.

Klaus Davi era a viale Jenner per un servizio

Secondo quanto riferisce lo stesso giornalista e massmediologo, è stato prima accerchiato da una cinquantina di arabi che per strada lo hanno spintonato e hanno tentato di sottrargli il registratore. Riuscito a divincolarsi, Klaus Davi si è rifugiato in un bar vicino al luogo di culto dove gli uomini lo hanno inseguito fino all’interno del locale e gli hanno intimato di consegnare loro telecamera e microfono. Pochi minuti dopo un acceso confronto fra il giornalista e i frequentatori della moschea alla presenza di numerosi testimoni, tre agenti della Digos (non allertata da Davi che era impegnato ad evitare il peggio) sono entrati nell’esercizio, lo hanno prelevato e caricato di tutta fretta sulla macchina e scortato verso la sua abitazione.

La macchina della Polizia è stata presa a pugni e calci dal gruppo, molti dei quali – secondo quanto riferito dagli agenti della Digos di Milano allo stesso Davi – erano muniti di lame e coltelli. Il giornalista, fortunatamente illeso, ora si trova lontano dal luogo dell’aggressione. “Se non fossimo intervenuti noi ti avrebbero linciato”, ha detto uno degli agenti a Klaus Davi.

De Corato: a Milano 12 moschee abusive spesso frequentate da violenti

Esprime “piena solidarietà a Klaus Davi”, per l’aggressione a viale Jenner il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato. “Questo episodio, già verificatosi lo scorso giugno nello stesso luogo – prosegue il vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice sindaco delle giunte di centrodestra milanesi – è l’ennesima dimostrazione di un clima pericoloso che aleggia intorno a quella moschea, evidenziando una situazione esplosiva legata ai luoghi di culto islamici a Milano”.

“È assurdo – nota De Corato – che una persona che svolge il proprio mestiere venga aggredita sia verbalmente che fisicamente senza aver fatto nulla di mare o aver leso nessuno. Inoltre, solo a Milano, ci sono 12 Moschee abusive spesso frequentate da persone violente e aggressive, che pensano di fare ciò che vogliono sempre e comunque! È necessario un presidio fisso di militari, polizia o carabinieri per garantire la sicurezza pubblica e prevenire ulteriori incidenti. Chiedo, inoltre, una verifica urgente affinché si accerti che la moschea rispetti i requisiti tecnici – come l’agibilità e la conformità degli spazi – per ospitare centinaia di persone durante la preghiera del venerdì. Non possiamo tollerare – conclude l’esponente di FdI – zone d’ombra in tema di sicurezza e legalità”.

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di Penelope Corrado - 1 Novembre 2024