L’addio di Biden: accettiamo la volontà popolare, non puoi amare il Paese solo quando vinci
«Dietro di noi lasciamo l’economia più forte del mondo…So che alcune persone ancora soffrono, ma le cose stanno cambiando rapidamente. Insieme abbiamo cambiato in meglio l’America»: quello di Biden alla Casa Bianca è un addio che mescola orgoglio e rimpianto, rivendicazione ma anche riconoscimento della sconfitta. Perfino con l’onore della armi auto-attribuito a se stesso, al suo staff, e a Kamala Harris che l’ha rimpiazzato in corsa non riuscendo ad arrivare al traguardo che i dem si erano prefissati.
Trump presidente, l’addio di Biden
«Le battute d’arresto sono inevitabili, ma arrendersi è imperdonabile. Tutti noi cadiamo, ma il nostro carattere si misura, come direbbe mio padre, con la rapidità con cui ci rialziamo», dichiara il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, rivolgendosi alla base del partito democratico dopo la vittoria di Donald Trump. Aggiungendo anche: «Ricordate – ha detto Biden durante il suo discorso al Paese – una sconfitta non significa che siamo sconfitti. Abbiamo perso questa battaglia. Ma l’America dei vostri sogni vi chiede di rialzarvi».
Il discorso di commiato tra rivendicazione e rassegnazione
E l’America ha scelto di rialzarsi, ma con Donald Trump e i repubblicani, sconfessando operato e proposte democratiche. Pertanto, prenderne atto è l’unica cosa possibile per Biden che, non a caso, annuncia un passaggio di consegne «pacifico e ordinato» per l’arrivo alla Casa Bianca del nuovo inquilino, dopo il risultato netto delle elezioni americane che hanno consegnato la vittoria al tycoon. Dunque, nel corso di un colloquio avuto con Donald Trump, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti in un discorso alla Nazione, «l’ho rassicurato sul fatto che darò istruzioni alla mia Amministrazione per una transizione pacifica e ordinata. È ciò che meritano gli americani».
Biden assicura una «transizione pacifica dei poteri»
«Per oltre 200 anni, l’America ha portato avanti il più grande esperimento di autogoverno nella storia del mondo – ha ricordato Biden, parlando dal Giardino delle rose della Casa Bianca –. Non è un’iperbole. È un dato di fatto», in un’America in cui «il popolo vota e sceglie i propri leader, e lo fa in modo pacifico. Siamo in una democrazia. La volontà del popolo prevale sempre». E dunque non resta che accettarla democraticamente.
Biden: «Noi accettiamo la scelta che è stata fatta dal Paese»
Cosa su cui Biden rassicura, lanciando pure un ecumenico appello finale alla coesione: «Noi accettiamo la scelta che è stata fatta dal Paese. L’ho detto tante volte – ha ribadito – non si può amare il nostro Paese soltanto quando si vince. Non si può amare il tuo vicino solo quando sei d’accordo con lui. Non importa per chi si è votato, spero che possiamo vederci non come avversari, ma come concittadini americani». Pertanto, «onorerò la costituzione ed il 20 gennaio ci sarà una transizione pacifica dei poteri in America», ha aggiunto in un passaggio successivo del suo intervento.
Il ringraziamento a Kamala Harris
Concludendo non prima di aver speso parole anche per la vice presidente Kamala Harris, sconfitta dalla competizione elettorale: «Ha portato avanti una campagna che è stata fonte di ispirazione. Lei ha la scorza dura, ha un carattere forte, ha dato tutta se stessa e lei ed il suo team devono essere orgogliosi della loro campagna elettorale», ha scandito a chiare lettere Biden riconoscendo anche alla sua vice l’onore delle armi dopo una campagna elettorale raggiunta in corsa, e particolarmente aspra e dura. Quindi il ringraziamento al suo staff. «È stata una presidenza storica non perché sono stato io il presidente, ma per quello che avete fatto». E ora la presidenza Biden può dirsi effettivamente conclusa.