M5S, Roberto Fico “apre” al cambio di nome: “Progressisti indipendenti? Confermerebbe la nostra vocazione…”
“C’è un cambiamento profondo in atto. Dopo la sconfitta alle Europee volevamo dare voce a tutti gli iscritti al Movimento, ai simpatizzanti e agli attivisti, in modo da indicare anche un percorso di modifica di alcune regole interne e, quindi, abbiamo provato a mettere in discussione tutto e abbiamo votato per quattro giorni e questo è il risultato che avete tutti visto”. Roberto Fico, esponente di spicco del M5S è stato ospite del programma Studio Mattina di Canale 9. Tra le dichiarazioni, rilasciate alla conduttrice Barbara Petrillo e al giornalista Espedito Pistone, Fico, alla sua prima intervista dopo il primo pronunciamento della base sul futuro del Movimento, ha toccato anche il tema del nome del partito e dei rapporti col suo fondatore.
Fico a Grillo: “Nulla di personale, ma c’è un problema politico”
Ma con Grillo si è sentito? Gli è stato chiesto: “Non è una questione di telefonate, ma è una questione di politica. Al di là dell’affetto personale e di questi venti anni di stima, il punto resta sempre politico. Noi dobbiamo lavorare sulla politica e non sui rapporti personali. Noi dobbiamo provare ad andare avanti, lavorando sulla partecipazione e sui temi. Poi, le persone capiranno la bontà del progetto o meno”. Sul cambio di nome, ha glissato, ammettendo che “Progressisti Indipendenti” non farebbe altro che confermare la vocazione a cambiare le cose. Pur ammettendo che: “Noi siamo il Movimento 5 Stelle”.
L’abolizione della norma sul tetto dei “mandati” potrebbe spianare la strada della corsa, con il “campo largo”, per la guida della Regione Campania.