Manifesti con i volti insanguinati di Meloni e Bernini: l’ultima minaccia dei “rossi” a Bologna

10 Nov 2024 20:07 - di Lucio Meo
Non bastavano le aggressioni ai poliziotti, i deliri del sindaco Lepore che parla di “camicie nere inviate dal governo”, i silenzi della Schlein sulle violenze di strada di anarchici e collettivi studenteschi e le intimidazioni della sinistra nella Bologna “la rossa”. Ora sono spuntati anche i manifesti con i volti insanguinati del premier Giorgia Meloni e del ministro Anna Maria Bernini, in preparazione del “No Meloni day” del prossimo 15 novembre. “Aggressioni alle Forze dell’Ordine, disordini, guerriglie e adesso le intimidazioni nei manifesti. Questa è la galassia della violenza rossa che la sinistra tenta di nascondere“, scrive Fratelli d’Italia, commentando l’ultima iniziativa di collettivi e centri sociali, manifesti firmati dai nuclei  di Cambiare Rotta, il gruppo comunista organizzato che fa capo a La Rete dei Comunisti che coordina molti dei gruppi che si sono “esibiti” nelle violenze di sabato.
I manifesti sono apparsi in molte zone della città, a conferma che il clima, a Bologna, s’è fatto pesantissimo dopo il sabato “rosso”, sul quale si era abbattuta la critica del premier Meloni, che aveva esortato le forze politiche a non “incoraggiare” la violenza contro le forze dell’ordine, alla vigilia del comizio della presidente del Consiglio con gli altri leader del centrodestra.

La reazione durissima del centrodestra

“È preoccupante che chiunque suggerisca violenza contro due donne, tanto più se lo fanno studenti universitari che dovrebbero avere qualche rudimento di cultura. È vero che ogni tanto si leggono spropositi inquietanti espressi addirittura da docenti, ma questo rende ancora più necessario una risoluta condanna di questi manifesti da parte di tutti”, dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. Prende posizione anche Forza Italia: “I manifesti contro il governo e il ministro Bernini con i quali gruppi estremi della sinistra hanno tappezzato in queste ore la città di Bologna sono vergognosi e inqualificabili. Sono azioni come queste che alimentano un clima di odio e di scontro che nulla hanno a che fare con il civile confronto democratico. Al ministro Bernini la nostra solidarietà, certi che non si farà intimidire nella sua azione e ci auguriamo che siano in tanti a prendere le distanze da quanto sta accadendo”, dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia. Per il coordinatore emiliano di Fratelli d’Italia, “continuano senza sosta le ondate di odio dei collettivi di sinistra, che stavolta tornano ad attaccare il Governo con tanto di locandina che riporta delle mani insanguinate sui volti del Presidente del Consiglio e del ministro Bernini”, dice il senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Emilia Romagna. E tra una settimana si va al voto…

Valditara: “Torna la violenza politica di un tempo”

“Il manifesto con mani insanguinate sopra i volti di Giorgia Meloni e Anna Maria Bernini è un ulteriore passo verso forme di lotta politica che usano l’insulto, la minaccia, la violenza come metodo. Desta preoccupazione che tali forme di lotta non trovino adeguata e ferma condanna da parte di tutte le forze politiche”, scrive il ministro all’Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara su X.

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