Manovra, Giorgetti inchioda Landini: “Non gli piace un governo che aiuta i deboli, che strano…”
“Landini dice che il governo è autoritario? Autoritario… Il fatto di non essere d’accordo non vuole dire che uno è autoritario, non è così. A me sembra che sia autorevole, almeno in tutti questi in questi contesti dove partecipiamo abbiamo uno standing che francamente mi sembra anche sorprendente, quindi non capisco…”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, rispedisce al mittente le critiche insensate di Maurizio Landini. Lo fa rispondendo ai cronisti a Rio de Janeiro, dove si trova per il G20. Ricordiamo che che il numero uno della Cgil sta rivendicando la sua “chiamata” alla rivolta sociale contro le politiche economiche del governo. Lo ha fatto in una intervista al Corriere della Sera. Derubricando la pericolosità sociale delle sue parole: “Rivolta sociale”? Significa non voltarsi dall’altra parte rispetto alle diseguaglianze e mettersi insieme per cambiare le cose”. La lezione filologica di Landini non regge.
Giorgetti a Landini: “Il governo fa politica a beneficio dei più deboli. Questo dà fastidio…”
Giorgetti replica sulla manovra economica: “Se lui vuole dire che ha ragione e che se gli diamo ragione diventiamo bravi, no”, dice il ministro dell’Economia. “Il governo fa la sua politica, poi casualmente, accidentalmente fa la politica esattamente a beneficio dei lavoratori dipendenti con reddito medio-basso. Forse questo gli dà fastidio, non lo so, è strano però”, conclude sarcastico. Facendo il punto sulla legge di Bilancio fa notare: “Il governo per la prima volta ha mandato in Parlamento la manovra da un mese, ora stanno ragionando ma i tempi li decide il Parlamento. Il governo ha fatto la sua parte: ci sono tanti emendamenti, tantissimi, anche della maggioranza. Ma per fine anno come sempre sarà approvata”. E poi lancia una frecciata alle opposizioni: “Certamente stiamo meglio del mio collega francese che gliel’hanno bocciata; o del tedesco che manco l”ha presentata”. Tanto per esser chiari aggiunge – in risposta “a Landini, che dice che siamo autoritari” – che “noi siamo molti più rispettosi del Parlamento di Francia e Germania”.
Giorgetti a Landini: “Noi autoritari? No, autorevoli”
Intanto non manca chi fa notare a Landini l’irresponsabilità delle sue parole in un momento di gravi difficoltà sociali. “Il segretario della Cgil dopo aver invitato alla rivolta sociale, oggi parla di “governo autoritario”. Questo linguaggio da “cattivi maestri” alimenta odio e violenza. Landini, per mero tornaconto politico, mette a rischio la coesione e la sicurezza nazionale”. Lo scrive su X Tullio Ferrante, Sottosegretario al Mit e deputato di Forza Italia. Incalza il senatore Maurizio Gasparri: “Landini imperterrito continua a incitare alla rivolta sociale. E arriva a definire il governo ‘autoritario’. Abbiamo già visto in questi giorni come le sue parole risultino pericolose e istigative. Evidentemente Landini sottovaluta le ultime vicende scandalose alle quali abbiamo assistito. Tra poliziotti feriti e gravi minacce ai Ministri delle Istituzioni pubbliche”. “Oppure a Landini piace stare sotto i riflettori – aggiunge il senatore di FI- e ha constatato che ripetendo, come una macchina rotta, quelle parole attira attenzione. Il problema non è neanche tanto Landini, ma gli esaltati estremisti di sinistra. Che stanno dando luogo a una serie di aggressioni e violenze contro un governo; che, invece, va avanti per la sua strada ottenendo chiari ed ottimi risultati”.
Sciopero senza senso
Giancarlo Giorgetti anche una settimana fa aveva provato questo sconcerto dopo l’incontro con i sindacati. “I sindacati incredibilmente, dopo un incontro di 7 ore, hanno confermato lo sciopero generale. Una cosa senza senso”, dichiarò il ministro. “Non riescono ad accettare che noi ci siamo impegnati ad abbassare le tasse e lo stiamo facendo, questa cosa dà fastidio”. Come mai quando c’era la sinistra al governo non solo non invocava la rivolta sociale ma non si faceva lo sciopero generale, come ha sottolinanto la premier nel comizio di chiusura in Umbria. “C’è qualcosa che ci sfugge…”. (Il video di Giorgia Meloni chiarisce tutto…).