Manovra, sulle banche altro che “imbroglio”: la relazione dell’Abi sbugiarda (ancora) Elly & co
Altro che imbroglio, giro di conto, favore alle banche, come ha sostenuto la sinistra: il contributo alla manovra chiesto dal governo “comporta un costo” per gli istituti di credito. Il chiarimento è messo nero su bianco nella memoria che l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, ha depositato in Commissione Bilancio alla Camera. “Complessivamente il maggior gettito derivante dal posticipo dell’utilizzo delle imposte anticipate (Dta) è nell’ordine dei 4 miliardi“, si legge nel testo, che analizzando la misura introdotto dall’esecutivo sottolinea che “si tratta di meccanismi di rinvio nel tempo del recupero fiscale relative a componenti negativi di reddito che hanno già maturato i requisiti per la deducibilità secondo criteri di competenza”. “In sostanza, il rinvio del recupero delle imposte anticipate comporta un costo“, è la conclusione delle banche. Tradotto sul piano politico: la sinistra ha fatto l’ennesima figuraccia, alzando una polemica contro il governo basata su fake, più ancora che sul nulla.
Elly & co collezionano l’ennesima figuraccia: la relazione dell’Abi smonta fake e polemiche
Immancabilmente è stata Elly Schlein a farsi capofila di questa ennesima debacle, parlando del contributo chiesto in manovra alle banche come di un “imbroglio” e arrivando ad accusare il governo di trattare “da stupidi gli italiani”. La segretaria dem s’è ritrovata comunque in buona compagnia, con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli che parlavano di “truffa” e Giuseppe Conte che intimava al governo di sbattere i pugni sul tavolo, specie per sostenere la sanità. Un “facite ammuina” smontato da subito dal governo e ora definitivamente seppellito da una frase di dieci parole da parte dell’Abi.
FdI: “Dai governi di sinistra solo regalie alle banche, noi otteniamo per la manovra fondi per sanità e fragili”
“La misura, definita ‘contributo di solidarietà’, rappresenta una soluzione innovativa per ottenere risorse immediate senza aumentare l’onere fiscale sui cittadini”, ha commentato la deputata di FdI e membro della Commissione Bilancio di Montecitorio, Letizia Giorgianni, rivendicando la validità della misura introdotta dal governo nella legge di bilancio e ricordando che “le somme versate dalle banche saranno recuperate negli anni successivi, alleviando così il bilancio 2025 e garantendo risorse per settori chiave” come la sanità e il sostegno ai vulnerabili. “Secondo Abi, inoltre – ha proseguito Giorgianni – il meccanismo rappresenta comunque un costo per le banche perché rinvia nel tempo un recupero fiscale relativo a perdite. Questo smentisce nettamente le polemiche pretestuose delle opposizioni che vorrebbero mistificare la realtà dei fatti su un’azione che è da considerarsi un giro di conto per gli istituti”. “Tali polemiche – ha sottolineato ancora la deputata di FdI – risultano ancora più bizzarre alla luce delle generose regalie fatte agli istituti bancari, a spese dei cittadini. A partire dal Governo Monti, per passare a quello di Gentiloni e Conte, che hanno fornito sostegni significativi alle banche senza richieste di impegni sociali concreti in cambio”.