Maternità surrogata, coppia italiana “compra” un bimbo in Ucraina per 39mila euro: rischia il carcere
Trentanove mila euro per una “maternità surrogata” in Ucraina, avviata prima che arrivasse la nuova legge voluta dal governo Meloni. Ora una coppia italiana che attende il bambino dalla mamma a cui sono stati pagati i soldi per mettere al mondo un bambino da cedere, rischia una multa e il carcere. E il suo avvocato protesta: le norme non possono essere retroattive, la gravidanza era stata avviata prima… Ecco che il primo caso di “Gpa” all’estero, da qualche giorno vietata dal governo italiano, diventa subito un tema giudiziario, su cui, come si sa, saranno i giudici a interpretare, come già per la questione dei migranti in Albania…
La coppia che ha pagato una mamma in Ucraina e ora rischia il carcere
Lei, 34 anni, lui 40, secondo “Repubblica” hanno già una bambina di cinque anni, ma hanno perso un figlio all’ottavo mese di gravidanza. “A settembre 2023 sono partiti da Roma verso l’Ucraina e hanno firmato un contratto per la maternità surrogata. Poi, dopo la prima approvazione alla Camera della legge che rende la Gestazione per altri reato universale, hanno sospeso per sei mesi i trattamenti. Poi li hanno ripresi e la donna ucraina scelta per la gravidanza è incinta. Ma proprio quando la legge è arrivata in Senato. Secondo l’avvocato Giorgio Muccio il reato non si applica a gravidanza già iniziata perché la norma non è retroattiva”. Secondo la aspirante mamma su commissione, “non si può mica interrompere una gravidanza per un capriccio alla dodicesima settimana, noi andremo avanti”, mentre il marito ammette candidament: “Il percorso di Gpa è costato 39 mila euro. Secondo me è più una compravendita di bambini l’adozione. C’è anche un listino prezzi. Nella Gpa il figlio ha comunque una parte del patrimonio genetico della coppia…”.