Meloni al G20 tra dossier e ironia: “Musk ha costretto la sinistra a difendere la sovranità, un’impresa”
Energia, transizione green, fame e povertà: tutti i dossier caldi del pianeta passando per le polemiche dell’attualità politica nazionale. Nel punto stampa a Rio de Janeiro, a margine dei lavori del G20, la premier Giorgia Meloni si concede al fuoco di fila dei giornalisti. Immancabile la domanda della stampa sul polverone suscitato dalle parole di Elon Musk sui giudici italiani. Caso, gonfiato come un soufflé dalle opposizioni, e chiuso con la replica del presidente Sergio Mattarella. Che ne pensa la premier?, incalzano i giornalisti a Rio. “Penso che le parole del presidente della Repubblica siano state importanti, sono sempre contenta quando sento difendere la sovranità nazionale”, risponde Meloni. Ma non si ferma qui, la premier e leader di FdI non resiste a un po’ di sana ironia sulla improvvisa conversione patriota della sinistra contro l’invasore contro Mister X.
Meloni: la sinistra difende la sovranità nazionale, un’impresa di Musk
“Mi fa sorridere la sinistra che si straccia le vesti per l’ingerenza dopo aver chiesto a Olaf Scholz di dire come dovevano votare gli italiani e aver chiesto alla Commissione europea di sanzionare l’Italia. Diciamo – conclude con ironia – che tra le tante imprese portate a casa da Elon Musk c’è pure quella di far rivendicare la sovranità nazionale alla sinistra. Credo sia più difficile che andare su Marte”. Elly Schlein sovranista? Se è accaduto è un autentico miracolo del patron di X e Tesla, grande regista del trionfo elettorale di Trump.
Violenza sulle donne, il chiarimento sul caso Valditara
Sotto il pressing della stampa la premier scende in campo anche sul caso Valditara. “Il tema della violenza sulle donne è un tema che siamo purtroppo di là da risolvere. Le cause di questa violenza che continua vanno affrontate tutte quante”, sottolinea Meloni. Ci sono sicuramente dei dati che parlano anche di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa su questa materia. È una delle ragioni per le quali l’Italia lavora per fermare l’immigrazione illegale di massa e continuerà a lavorare per fermare l’immigrazione illegale di massa”. Sul tavolo dell’incontro con la stampa le grandi questioni mondiali. A partire dal via libera della Casa Bianca all’utilizzo dei missili a lungo raggio per Kiev. “Se abbiamo parlato anche dell’invio di missili a lungo raggio da parte degli States? In realtà no, francamente non ne abbiamo parlato”, risponde Meloni a proposito del breve colloquio avuto con Joe Biden. La premier chiarisce comunque il suo punto di vista. L’ultima scelta degli Usa sull’Ucraina è una risposta all’aggressività senza precedenti da parte della Russia, alla vigilia di un G20 a cui la Russia partecipa. L’Italia ha fatto un’altra scelta, siamo concentrati da sempre sul tema della difesa antiaerea, ovviamente comprendo il punto di vista di altre nazioni”.
“Al fianco dell’Ucraina finché c’è una guerra”
Finché “c’è una guerra in Ucraina noi saremo a fianco all’Ucraina”, ha ribadito Meloni a proposito del rinnovo del decreto per l’invio di armi a Kiev in scadenza a dicembre. “Non mi ha scandalizzato la chiamata di Scholz a Putin”, ha aggiunto sottolineando però la totale “indisponibilità della Russia a dialogare”. Mosca “non vuole trattare la pace”. Infine riflettori puntati su fame e povertà nel mondo. “La transizione green non deve avvenire a prezzo della desertificazione industriale”, ha chiarito Meloni. “Siamo ancora distanti dal risolvere queste questioni, soprattutto date le crisi in atto che impattano ancora di più sulle nazioni più vulnerabili. In Ucraina la Russia ha poi usato il grano come arma”.