Meloni in Sardegna per l’accordo di coesione. “L’incarico a Fitto è un’occasione storica per l’Italia”

28 Nov 2024 14:00 - di Sara De Vico

Incontro all’insegna del grande rispetto istituzionale e umano tra Giorgia Meloni e Alessandra Todde in occasione della firma dell’Accordo per lo sviluppo e la Coesione tra governo e Regione Sardegna. Nel Palazzo Regio di Cagliari la governatrice si rivolge al “presidente Meloni” e subito dopo la leader di Fratelli d’Italia parla alla “presidente Todde”. Le  divergenze politiche sono state accantonate in occasione dell’Accordo di coesione tra il governo e la Regione Sardegna.

Meloni: Fitto una grande occasione per l’Italia

Alla sigla dell’accordo era presente anche il ministro Raffaele Fitto che la premier ha ringraziato per il grande lavoro svolto. Ha ricordato che sono i  suoi ultimi giorni da ministro è si è detta soddisfatta del nuovo ruolo strategico che andrà a ricoprire in Europa. La vicepresidenza esecutiva della Ue con Fitto – ha detto la premier -“è un risultato di cui l’Italia deve andare fiera. Un risultato che pone la nostra Nazione in una condizione di centralità nella prossima Commissione europea. Ma che ci consente anche di avere un occhio di riguardo rispetto a molte materie che sono di interesse dell’Italia”. Fitto, infatti, “avrà anche il coordinamento di alcune deleghe che sono molto importanti per i nostri interessi: l’agricoltura, la pesca, l’economia del mare, le isole” L’incarico di Fitto rappresenta una grande occasione per l’Italia e la Sardegna”.

Alla Sardegna un pacchetto di 3,5 miliardi per progetti strategici

Quindi è entrata nel merito dell’accordo di coesione con la Sardegna, che che porta un pacchetto totale (tra fondi nazionali e cofinanziamenti locali) di 3,3 miliardi di euro. “Saranno assegnati alla Regione Sardegna poco meno di 2 miliardi e mezzo del Fondo sviluppo e coesione, comprensivi dei 158 milioni dati come anticipazione nel 2021. Se a queste risorse – ha detto la premier – aggiungiamo i co-finanziamenti previsti dalla Regione, dai Comuni e gli altri fondi per i progetti, con questo accordo mobilitiamo complessivamente investimenti per 3,5 miliardi di euro. Con queste risorse finanziamo progetti strategici per il territorio, concentrati su alcune direttrici. Ovvero ambiente, viabilità, casa, scuola e università, salute”. La premier ha ribadito che la sfida più grande da vincere per le Regioni del Sud è metterle nella condizione di dimostrare il loro valore, potendo finalmente competere ad armi pari. “E questo si fa solamente con investimenti duraturi, seri e che possano combattere le troppe disparità che abbiamo vissuto in questa Nazione”.

Pnrr, siamo la prima nazione per realizzazione e implementazione

La premier Meloni si è anche detta fiera del via libera europeo alle sesta rata del Pnrr. “Non più tardi di due giorni fa è stata approvata dalla Commissione Ue la sesta rata del Pnrr . Noi siamo, secondo tutte le stime, la prima nazione in Europa per realizzazione e implementazione del Pnrr,  nonostante abbiamo il piano più corposo di tutti. Questo non ci ha impedito di rivederlo e di rinegoziarlo”, ha sottolineato,  perché “con la crisi internazionale, alcune priorità del Piano erano cambiate e abbiamo cercato di adeguare quelle risorse alle nuove priorità che avevamo di fronte”.

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