Meloni riceve Rutte: “Dall’Ucraina effetto domino. Rafforzare il pilastro europeo della Nato”

5 Nov 2024 15:19 - di Sveva Ferri
meloni rutte

Il ruolo della Nato di fronte alle sfide del nostro tempo, la necessità del rafforzamento del pilastro europeo dell’Alleanza, il sostegno all’Ucraina sono stati al centro del colloquio a Palazzo Chigi tra il premier Giorgia Meloni e il nuovo segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte. Si tratta della seconda visita di Rutte in Italia nel giro di poche settimane: il segretario generale della Nato aveva già partecipato al G7 Difesa di metà ottobre. Un inedito voluto dalla presidenza italiana proprio alla luce del particolare momento storico in corso. “Tutti sappiamo che è necessario che la Nato sia sempre più capace di evolvere per essere all’altezza di un tempo che intorno a noi sta cambiando”, ha detto Meloni nel corso delle dichiarazioni congiunte alla fine del vertice. “Ci sono nuove sfide che sono inevitabilmente legate al concetto di difesa e di sicurezza, dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale fino ai domini di guerre che diventano sempre più ibride. E quindi – ha sottolineato il premier – l’interconnessione necessaria nelle competenze dell’Alleanza è fondamentale, serve una capacità di rimettersi continuamente in discussione”. Dopo l’incontro con Meloni, Rutte si è recato al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In serata, poi, l’incontro con i rappresentanti dell’industria della difesa, un campo nel quale l’Italia, ha sottolineato Meloni, “rappresenta un’eccellenza internazionale riconosciuta da tutti”.

Ilpremier: “Dall’Ucraina un effetto domino su nuovi focolai di crisi”

“Tutto – ha chiarito Meloni – viene messo in discussione dalla ferita inferta al sistema delle regole internazionali dalla guerra d’aggressione russa all’Ucraina, che sta avendo effetti destabilizzanti molto oltre i confini nei quali si consuma e, come un domino, contribuisce a far detonare nuovi focolai di crisi”. Il premier è tornata a parlare della necessità di continuare a lavorare per arrivare a una pace giusta per l’Ucraina, sostenendo Kiev e valorizzando “il ruolo di coordinamento che la Nato può e deve esercitare da questo punto di vista”. L’Italia “ha sempre fatto la propria parte”, ha rivendicato Meloni, ricordando l’impegno per gli aiuti militari, per il sostegno alla popolazione civile, per la ricostruzione che vede già in calendario a Roma, nel 2025, la Ukraine Recovery Conference, “un importante evento sul quale il governo italiano è già al lavoro, sul quale tutto il sistema Italia è già al lavoro”. “Ovviamente – ha poi precisato Meloni – stiamo continuando a lavorare anche per garantire l’attuazione dell’accordo sull’utilizzo degli interessi generati dagli asset russi immobilizzati che è stato uno dei grandi obiettivi e risultati della presidenza italiana del G7 e del vertice dei leader del G7″.

L’Italia “leader nella Nato per qualità e quantità” della propria azione

Ma Meloni ha potuto rivendicare anche il ruolo leader dell’Italia all’interno della Nato, “per la qualità e la quantità della nostra azione”. Roma è, infatti, “il primo contributore in termini assoluti alle operazioni e alle missioni dell’Alleanza Atlantica e quindi anche ovviamente al bilancio della Nato” ed è presente su tutti i fronti più caldi, dal lato orientale dell’Alleanza al Mediterraneo. Il premier quindi ha voluto rinnovare il suo ringraziamento agli uomini e alle donne impegnati nelle missioni internazionali per la “credibilità che conferiscono alla nostra Nazione e per la credibilità dell’Alleanza che contribuiscono a creare”.

Meloni a Rutte: “Al pilastro nordamericano dell’Alleanza si affianchi un solido pilastro europeo”

Il presidente del Consiglio, anche in forza del ruolo di primo piano che l’Italia ha nella Nato, ha messo sul tavolo del colloquio il tema del rafforzamento dell’Alleanza nel suo complesso, con particolare attenzione alla necessità che “al pilastro nordamericano si affianchi a un solido pilastro europeo”. Si tratta di una visione, ha chiarito Meloni, “che condividiamo con il nuovo Segretario Generale e condividiamo il fatto che è essenziale per tutti noi lavorare a un’industria europea della difesa che sia innovativa, che sia competitiva, che sfrutti la complementarietà tra la Nato e l’Unione europea”. “C’è ovviamente tanto da fare. L’Italia – ha ribadito Meloni – farà la propria parte, come ha fatto finora, per continuare uniti a difendere quei valori che guidano l’Alleanza da 75 anni, garantendo ai nostri popoli pace e sicurezza”. “Quindi grazie davvero, Mark, per essere qui e ancora in bocca al lupo: puoi sempre contare sul sostegno dell’Italia”, ha concluso Meloni, ricevendo a sua volta il ringraziamento da Rutte per il sostegno all’Ucraina e per il ruolo all’interno dell’Alleanza.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *