Migranti, la conferma da un post: la giudice Marrone toga rossa in trincea. Spuntano vecchi commenti velenosi contro Meloni

12 Nov 2024 17:45 - di Chiara Volpi
Meloni toghe

Toghe rosse all’attacco del governo Meloni: una strategia collaudata da tempo? Il sospetto sorge spontaneo stante un commento datato 2022, assolutamente fuori luogo e decisamente velenoso, buttato con malagrazia in pasto a hater e irrefrenabili commentatori social ingolositi dalla possibilità di replicare e discettare. Così Antonella Marrone, la giudice che ieri ha firmato alcuni dei provvedimenti di sospensione del trattenimento dei migranti in Albania, nel settembre 2022 appunto ha slatentizzato pensieri e palesato la sua posizione – se mai qualcuno avesse per puro caso nutrito qualche dubbio – criticando più con la clava che in punta di penna la leader di Fratelli d’Italia che però, nella circostanza specifica, si era espressa solo in veste di mamma, pur essendo un’esponente politico che di lì a poche settimane sarebbe diventata presidente del Consiglio.

Migranti e toghe rosse, la giudice Marrone in trincea

Come è presto detto: galeotto fu un messaggio materno affettuosamente postato da Giorgia Meloni per la figlia Ginevra, al suo primo giorno di scuola elementare. Niente di politico, di polemico, di ideologicamente attaccabile: solo uno scorcio di vita privata condiviso – come è consuetudine di tutti – sul web. Ora però torna a bomba quel post al vetriolo pubblicato in risposta dalla giudice Marrone: quello sì ideologizzante e vergato in politichese. Che al messaggio della mamma Meloni che scriveva: «Eccoti, con la tua cartella enorme, ad affrontare il primo giorno delle elementari. Ci teniamo mano nella mano, mentre andiamo incontro alle nostre sfide più difficili», raccontava la leader di Fratelli d’Italia.

Il post nel mirino datato 2022…

E ancora. «Ricorda quello che ti ho detto: non sarà la rabbia a darti la forza di andare avanti. Né l’ambizione o l’ego e l’invidia. Solo l’amore può darti l’energia che serve a non abbassare mai la testa, a non smarrirti, a non preferire le scorciatoie. Fallo con amore e non ti fermerà nessuno». Concludendo con un ben augurante: «Buon viaggio, amore mio», semplicemente affidando all’etere un affettuoso incoraggiamento alla figlia per il primo giorno di scuola.

Il messaggio a-politico della Meloni non ancora premier

Un messaggio palesemente travisato dalla giudice Marrone, toga vicina alla corrente di sinistra AreaDG che, nello screenshot pubblicato come status di WhatsApp e divulgato da Il Tempo, commenta e sentenzia: «Ah, non sono la rabbia, l’ego, l’ambizione e l’invidia a muoverla? Sentendola parlare con quel vocione rabbioso mi sembrava l’opposto, ma mi sarò sbagliata…». Questo scriveva la toga in quel contenuto tornato di stringente attualità… E allora, quando si dice ad andreottiana memoria che “a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca”, non si ricorre solo a un motto di spirito entrato nel lessico comune e nell’immaginario collettivo. Ma si assevera una verità di fatto.

Il commento velenosamente ideologizzato della giudice Marrone

Una verità la cui ultima testimonianza arriva dalla vicenda social di cui si è resa protagonista la giudice Antonella Marrone, la toga di Magistratura Democratica passata alla corrente di sinistra AreaDg, che ieri ha firmato alcuni dei provvedimenti di sospensione del trattenimento dei migranti in Albania. Colei che, riassume magistralmente il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, «durante la campagna elettorale attaccava il Presidente del Consiglio sui social prima ancora che venisse eletto. La stessa giudice, guarda caso, che ieri ha firmato alcuni provvedimenti di sospensione sul trattenimento dei migranti in Albania».

Gasparri: «Marrone attaccava Meloni? Stanchi di giudici con toga rossa»

Una sintesi netta ed efficace, a cui il senatore azzurro acclude un altrettanto esaustivo commento: «Siamo davvero stanchi di questi togati che abusano della loro posizione e che non agiscono con terzietà. Dopo Patarnello che mandava mail ai propri colleghi con critiche intollerabili a Giorgia Meloni, esce fuori che un’altra giudice»… Non solo, perché contestualizzando, Gasparri alla sua disamina fuori dalle righe aggiunge anche: «Da Berlusconi fino ai giorni di oggi, l’atteggiamento di alcuni magistrati non cambia affatto. Agiscono con chiari intenti politici, cercando di andare contro una parte politica. Girano con il colbacco in testa e pensano di potersi sostituire a qualsiasi istituzione e potere. Vogliono decidere su tutto e su tutti. La presenza di tali magistrati all’interno dell’ordine giudiziario ci preoccupa. Noi andremo avanti, contro l’uso politico della giustizia. E ribadendo che più che una riforma della giustizia, servirebbe una rifondazione della intera magistratura», conclude l’esponente azzurro.

Migranti e toghe rosse: il commento di Gasparri

Niente giri di parole, insomma. Nessun diplomatico infingimento. Gasparri punta il dito sui giudici allora anti Cav e oggi in trincea contro l’intero governo di centrodestra, apertamente ostili alla linea dell’esecutivo sulla gestione dei flussi migratori. Una posizione ribadita sistematicamente a suon di sentenze: solo le ultime inanellate lasciano esigui margini al dubbio. Non a caso, se Il Tempo smaschera una situazione preoccupantemente endemica, che si trascina «dal giudice anti Cav alla toga rossa che odia “quel vocione rabbioso” di Giorgia Meloni», è chiaro ormai che la politica contro il governo si fa a colpi di ordinanze e di post sui social. Ed è così che piccole Apostolico crescono, specie all’ombre di fronde femminili…

Il post della giudice Marrone contro Meloni, Antonella Zedda (FdI): «Toghe che odiano le donne»

Un piccolo particolare di non proprio trascurabile rilevanza a cui fa riferimento per l’appunto il vicepresidente di Fratelli d’Italia in Senato, Antonella Zedda, che rileva: «Toghe che odiano le donne. Antonella Marrone è la giudice di ex Magistratura Democratica, passata alla corrente di sinistra AreaDg, che ieri ha firmato alcuni dei provvedimenti di sospensione del trattenimento dei migranti in Albania. Si scopre da un articolo pubblicato oggi da Il Tempo che la Marrone attaccava sui social Giorgia Meloni prima ancora che vincesse le elezioni, nel pieno della campagna elettorale. Era il settembre 2022. E la toga rossa si rendeva autrice di un post al veleno contro la premier e sua figlia. Un comportamento che la dice lunga. E che conferma la tendenza di una parte politicizzata della magistratura. Una vera e propria piaga per l’Italia».

 FdI: «Il giudice del caso Albania attaccava Giorgia Meloni? Ne va della vostra credibilità…»

Un’osservazione a cui ora si aggiunge anche quella di Fratelli d’Italia sui suoi canali social, che rilanciando le accuse rivolte dal quotidiano Il Tempo alla giudice Antonella Marrone in un articolo dal titolo “Migranti, la giudice del caso Albania e il post al veleno su Meloni e figlia“, commenta: «Il Giudice che ha emesso la sentenza sul caso Albania è così imparziale da impiegare parte del suo tempo ad attaccare il Presidente del Consiglio. Smettetela di prendere in giro gli italiani, ne va della vostra credibilità»… Non serve davvero aggiungere altro…

 

 

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