Migranti, sinistra disperata: ora accusa il governo di fare pochi rimpatri. FdI: “Hanno la faccia di bronzo”

2 Nov 2024 17:52 - di Agnese Russo
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Sorpresa nelle accuse al governo sul fronte migranti: ora il problema è che si farebbero pochi rimpatri. Ad aprire questo inedito capitolo della permanente sceneggiata anti-governativa è stato il Fatto Quotidiano, in un articolo dal titolo “Il flop dei rimpatri”, che ha meritato anche la prima pagina del quotidiano. Il pezzo fa riferimento a un rapporto di ActionAid e dipartimento di scienze politiche dell’Università di Bari, il cui titolo è già tutto un programma: “Trattenuti. Una fotografia del sistema detentivo per stranieri”. Nell’articolo si lamenta che l’efficacia dei Cpr sarebbe al “minimo storico”, seguono numeri tesi a sostanziare la tesi e biasimo diffuso, anche per il costo di mantenimento delle strutture. Con un effetto che la deputata e responsabile di FdI, Sara Kelany, non ha stentato a definire “distopico”.

Kelany: “Ci vuole la faccia di bronzo della sinistra per accusare il governo sui rimpatri”

All’operazione mediatica lanciata dal Fatto si è accodata la sinistra, con Alessandra Maiorino del M5S che ha parlato di “propaganda sui rimpatri”. “Ci vuole veramente la faccia di bronzo del Fatto e della sinistra, che da mesi sostengono la magistratura politicizzata che impedisce i rimpatri, difendono l’immigrazione illegale di massa e poi accusano il governo di non riuscire a fare abbastanza rimpatri”, ha commentato Kelany, ricordando “al Fatto che da quando è in carica il governo Meloni gli sbarchi sono diminuiti del 61% e i rimpatri sono aumentati del 16%, perché noi siamo consequenziali con le promesse fatte agli italiani, loro invece se da una parte accusano il governo di non essere abbastanza performante sui rimpatri, dall’altra tifano affinché non si facciano”.

I dati parlano chiaro: rimpatri aumentati del 16% e sbarchi diminuiti del 61%

Nell’articolo il Fatto si legge che “nel 2023 – su un totale di 158 mila migranti arrivati via mare – sono stati emessi 28mila ordini di allontanamento di cui 4.267 eseguiti e solo 2.900 per persone passate da uno dei dieci centri attualmente operativi. Anche la percentuale di rimpatri sulle persone entrate nei centri è la più bassa degli ultimi cinque anni, il 44,5%”. Poi l’atto d’accusa, tirando in ballo il portafogli: “Numeri che non possono stupire, non quanto i governi che perseverano nonostante costi – per tenere un migrante nel Cpr di Brindisi arriviamo a spendere fino a 71 mila euro l’anno – e risultati”. Insomma, i numeri inchioderebbero il governo al proprio fallimento. Ma è davvero così?

Per capirlo bisogna andare a pescare quello che nell’articolo del Fatto non c’è e che Kelany e altri parlamentari di FdI hanno ricordato: il dato percentuale sui rimpatri, che dal primo gennaio al 21 ottobre parla di un aumento del 16% rispetto al 2023 e del 34% rispetto allo stesso periodo del 2022, e quello sulla riduzione degli sbarchi, che parla di un crollo record del 61% dall’inizio dell’anno rispetto all’anno precedente. Risultati conseguiti nonostante i vari tentativi della sinistra politica, d’opinione e giudiziaria di affossare l’azione del governo di contrasto all’immigrazione illegale in tutte le sedi possibili: da quella del dibattito politico interno, a quella della formazione dell’opinione pubblica, fino al piano europeo ampiamente chiamato in causa per esempio sul protocollo Italia-Albania, con la sinistra che è arrivata perfino a chiedere l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia, e i giudici che hanno fatto ricorso alla Corte di giustizia contro il decreto Paesi sicuri.

FdI: “La sinistra prima tifa contro i rimpatri e poi accusa il governo di non farli: si chiariscano le idee”

A sottolineare che “la sinistra dovrebbe chiarirsi le idee prima di parlare” è stato il vicecapogruppo vicario dei senatori di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, facendo anche lui riferimento all’articolo del Fatto quotidiano, che “riporta una notizia curiosa che paradossalmente accusa il governo Meloni di non fare abbastanza rimpatri”. “Le opposizioni che tifano appena possono contro l’Italia cosa ne pensano? Se da una parte ci accusano di non fare abbastanza sul fronte immigrazione, dall’altra – ha sottolineato Speranzon – tifano affinché i rimpatri non si facciano, gettando fango sul Cpr in Albania e di fatto bloccando una delle misure anti migratorie più condivise in Europa”.

Di “bella faccia tosta” per criticare il governo sul fronte immigrazione ha parlato poi il senatore di FdI Salvatore Sallemi, definendo “paradossale” l’articolo del Fatto. “Proprio quella sinistra che oggi attacca, fino a ieri accusava il governo Meloni di nazismo per il protocollo anti immigrazione firmato con l’Albania. Delle due, l’una. La sinistra faccia pace con se stessa invece di parlare a vanvera”, ha concluso Sallemi.

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