Modena, 15enne toglie il velo: i genitori sono d’accordo, ma tre coetanee marocchine no e la pestano

5 Nov 2024 16:26 - di Angelica Orlandi
velo 15enne marocchina

Una studentessa decide di togliere il velo e vivere all’occidentale. I genitori sono d’accordo. Non lo sono tre coetanee di origine marocchina della studentessa. E la storia finisce male, con un’aggressione fisica. Una storia incredibile di integrazione a metà. Tre ragazzine di 15 anni di origine marocchina sono ora indagate per stalking e lesioni aggravate, in seguito a un caso di presunto bullismo. Non avrebbero accettato la scelta della loro coetanea di non indossare più il velo. Secondo quanto ricostruito finora, riportato dal Resto del Carlino, le molestie – avvenute in un comune della Bassa modenese – sarebbero sfociate in un’aggressione fisica; che ha comportato una prognosi di dieci giorni per la vittima.

Modena, schiaffi e minacce dalle “amiche” alla 15enne marocchina

La giovane, dopo aver subito ripetuti insulti e attacchi sia di persona che sui social, si è rivolta a uno psichiatra e ha chiesto alla sorella maggiore di accompagnarla a scuola per garantirle sicurezza. Le tre adolescenti indagate sono state interrogate dagli inquirenti. L’avvocato Vincenzo Patera, legale della principale accusata, ha fatto sapre che la sua assistita ha risposto alle domande, chiarendo la propria posizione. «Ha risposto alle domande che le sono state rivolte. Avrà anche modo di comprendere eventuali sbagli commessi, se vi sono stati», ha chiosato il legale. La scelta di togliersi il velo era stata presa di comune accordo con i suoi genitori.

Modena, 15enne marocchina punita per la scelta di non portare il velo dalle coetanee

La minorenne marocchina aveva confidato alle sue amiche la sua intenzione. Era sicura di ricevere appoggio e comprensione. Invece, mostratasi senza velo, aveva scatenato le loro ire confluite in un pestaggio. Un episodio che lascia tanta amarezza e tanti interrogativi insoluti sulle vie ambigue dell’integrazione e delle sue diverse interpretazioni. Troppo di frequente gli atti persecutori avvengfono in famiglia dove si scontrano le pulsioni della tradizione islamica e la volontà giovanili di vivere secondo gli usi e i costumi occidentali. Sconcerta, pertanto, questo rovesciamento di ruoli: i genitori accondiscendono, le giovani ex amiche la condannano. Una storia triste.

Tre marocchina indagate per stalking e lesioni aggravate

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti è dallo scorso maggio che le tre preudo-amiche la stavano sottoponendo a minaccee  persecuzioni sui social: le tre coetanee erano arrivate a definire “prostituta” la ragazza. Un’escalation culminata con atti di bullismo e aggressioni fisiche. Talmente spaventata da quel clima,  la 15enne era arrivata a chiedere alla sorella maggiore di accompagnarla a scuola. Lo stress e la paura l’avevano spinta a rivolgersi a uno psicologo. Accompagnata dai genitori, la 15enne ha sporto denuncia presso le forze dell’ordine.

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