Mps vola in Borsa. FdI e Lega: salvato un patrimonio quasi distrutto dalla sinistra
La cessione del 15% di Mps conclusa e annunciata mercoledì 13 novembre dal Mef mette le ali al titolo della banca senese in Borsa e riaccende il risiko, galvanizzando nuovamente il comparto dei bancari dopo il recente annuncio dell’Opa del Banco Bpm su Anima. Intorno alle 11.20, Mps guadagna oltre il 14 % a 6,29 euro.
In forte progresso anche Banco Bpm (+3,82%) e bene Anima (+0,49%), che hanno acquisito rispettivamente il 5% e il 3% di Mps. Con Anima che possedeva già l’1% del Monte si parla di un 9% circa detenuto dalle due realtà, ma il Banco Bpm ha dichiarato di non voler chiedere l’autorizzazione a salire oltre il 10%. Ad acquistare la parte restante del pacchetto del Mef sono stati il gruppo di Francesco Gaetano Caltagirone con il 3,5% e – secondo le indiscrezioni circolare, la Delfin della famiglia Del Vecchio con un altro 3,5%. Sull’onda della mossa del Mef, che ha così ulteriormente ridotto dal 26,7% all’11,7% il proprio pacchetto residuo in Mps, mostrano un andamento sostenuto in Borsa anche Popolare Sondrio.
Salvini: orgoglioso della nostra azione, la strada era quella giusta
“La sinistra era quasi riuscita a distruggere un patrimonio enorme come quello di MPS che oggi invece diventa, grazie all’azione dello Stato e a una gestione ordinata, un polo attrattivo per grandi investitori italiani. Ne sono molto orgoglioso: la strada era ed è quella giusta”, ha commentato il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini.
Giorgianni: Mps finalmente torna florida grazie al governo Meloni
“Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha avviato un’importante operazione finalizzata alla cessione di 88.178.280 azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena, equivalenti a circa il 7% del capitale sociale dell’Istituto”. Così il deputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione Bilancio della Camera Letizia Giorgianni. “Considero questa iniziativa – prosegue Giorgianni – un passo significativo nell’attuazione delle politiche di razionalizzazione e ottimizzazione delle partecipazioni pubbliche nel settore bancario, con l’obiettivo di creare un ambiente più attrattivo per gli investimenti istituzionali qualificati, sia italiani che esteri. L’operazione, gestita da Banca Akros, garantirà trasparenza ed efficienza nel collocamento delle azioni, promuovendo al contempo l’affidabilità dell’intero processo e offrendo una solida prospettiva di stabilizzazione per il settore bancario”.
“Questa cessione – continua la parlamentare di FdI – rappresenta una mossa strategica da parte del MEF nel percorso di riequilibrio del settore bancario italiano, offrendo al contempo al mercato azionario un asset con solide prospettive. Attraverso questa iniziativa, il MEF conferma l’impegno del Governo Meloni nel rafforzare la posizione del sistema bancario italiano su scala internazionale, sostenendo la crescita della fiducia degli investitori istituzionali e mantenendo elevati standard di trasparenza e governance. Dopo tanti anni di disastri della sinistra, grazie al governo Meloni, la banca più antica d’Italia può finalmente tornare solida e florida”.