Musk attacca i giudici militanti. Pd in tilt, Anm fuori controllo: “Ingerenza gravissima”
Le sentenze italiane, firmate da giudici militanti sui rimpatri dei migranti in Albania oltrepassano l’Oceano. Dagli Stati Uniti anche Elon Musk, al fianco di Trump nella volata alla riconquista della Casa Bianca, prende di mira i magistrati italiani che, di fatto, ostacolano quotidianamente il protocollo Roma-Tirana. “Questi giudici se ne devono andare”, scrive il patron di Tesla e X. Proprio nel giorno in cui la nave Visalli della Guardia costiera proveniente dall’hotspot albanese torna nel porto di Brindisi con a bordo i 7 migranti che erano stati portati in Albania nel centro per il rimpatrio di Gjader.
Musk contro i giudici italiani che ostacolano l’accordo Italia-Albania
La sinistra perde la testa. Per Pd in testa e per l’Anm è la notizia del giorno da cavalcare con anatemi contro l’entrata a gamba tesa del miliardario nemico numero uno e le consueta richiesta di chiarimenti alla premier Meloni. Iniziano i dem con un coro di comunicati via social ‘copia e incolla’. “L’intromissione di Musk negli affari interni di un Paese sovrano e democratico è inaccettabile nel metodo e nel merito. Auspico non sia questa l’amministrazione Trump. Comunque – scrive Debora Serracchiani – si rigetti fermamente il concetto di ‘cacciare i giudici’ che confligge con le garanzie costituzionali”. Non è da meno l’europarlamentare Camilla Laureti. “Adesso li vogliamo sentire difendere le istituzioni della Patria. Salvini, Meloni…niente da replicare a Musk?”. Stesso spartito da Sandro Ruotolo della segreteria del partito di Elly Schlein. Non è da meno + Europa con l’onnipresente Riccardo Magi. “Meloni e Salvini difenderanno la sovranità italiana dalle ingerenze del miliardario americano Elon Musk che chiede ai giudici di un Paese sovrano di andarsene? Perché Musk non si fa gli affari suoi?”.
L’Anm perde la pazienza: Musk si prende gioco della sovranità italiana
Ma la sentenza definitiva arriva dal sindacato delle toghe con la dichiarazione di guerra del presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia. Che, udite udite, chiede rispetto. “Con un messaggio Elon Musk si è preso gioco della sovranità dello Stato. Ci sono confini ideali che valgono almeno quanto, se non più, dei confini territoriali. Io mi aspetto da chi ha a cuore la difesa dei confini che intervenga: perché Musk è non è un privato cittadino ma un protagonista assoluto della vita globale”. Mi aspetto una difesa – conclude Santalucia – da chi ha a cuore la sovranità dell’Italia. Sinistra in tilt e giudici in scacco.
Salvini: Musk ha ragione, io rischio 6 anni di galera
Matteo Salvini, però, non ha alcun dubbio. “Elon Musk ha ragione. Il 20 dicembre potrei ricevere una condanna a 6 anni di galera per aver bloccato, da ministro dell’Interno, gli sbarchi di clandestini. Visto dall’estero tutto questo sembra ancora più incredibile”, scrive su Facebook il leader leghista. Ingerenze straniere? Tommaso Foti respinge al mittente l’accusa. “Né più né meno come molti dei nostri intervengono negli affari americani. Ad ognuno si dà il peso che si ritiene di dare…”, dice il capogruppo di FdI alla Camera dai microfoni di Tagadà su La7. “Piaccia o non piaccia Musk è un cittadino illustre, famoso, ricco. Ma ad oggi è un cittadino”.
Foti: Musk è un cittadino, piaccia o non piaccia
Per Fabio Rampelli i giudici che si oppongono alla politica del governo sui rimpatri sbagliano. Ma – aggiunge in un post – “siamo attrezzati per difenderci da soli. Ringraziamo Elon Musk ma non siamo come la sinistra. Che sbava per amplificare a livello internazionale le criticità italiane, ridicolizzando la nazione”. Maurizio Lupi giudica inopportune le parole del fedelissimo di Trump. “Alimentano uno scontro con la magistratura che il centrodestra non vuole. Semplicemente – spiega il leader di Noi moderati – riteniamo che alcuni tribunali abbiano preso delle decisioni sbagliate e strumentali. È il Parlamento che fa le leggi e ai giudici spetta il compito di farle rispettare, nella loro autonomia, evitando interpretazioni creative”.