Nordio difende Delmastro: “Sui mafiosi espressioni dure che possono essere giustificate”
“Quando si tratta di un nemico mortale, come sono i mafiosi e gli appartenenti alla criminalità organizzata, queste espressioni dure possono e, secondo me sono, giustificate”. Questa la precisazione del ministro della Giustizia Carlo Nordio sulle parole del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro alla presentazione di una nuova vettura della polizia: la dichiarazione sulla vicenda è arrivata durante il question time alla Camera, inerente le misure adottate per i detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria riguardo alle loro condizioni di vita e lavoro. “Il governo ha potenziato e rafforzato il sistema carcerario occupandosi in modo organico e incisivo non solo dei detenuti ma anche di chi opera quotidianamente per la loro sicurezza” ha poi proseguito Nordio.
Nordio difende Andrea Delmastro: “Osserviamo le regole in uno stato di diritto”
“Quanto al fatto che siamo in uno stato di diritto e continuiamo a osservare le regole della democrazia anche nei confronti dei terroristi o dei mafiosi, lo abbiamo dimostrato da sempre – ha aggiunto il titolare del dicastero -: anche a iniziare dall’epoca in cui procedemmo contro le Br in una vittoriosa guerra giurisdizionale, portata avanti poi contro la mafia, nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali”. Secondo Carlo Nordio, che ha difeso le parole proferite da Delmastro, “quando si tratta di un nemico mortale, come sono i mafiosi e gli appartenenti alla criminalità organizzata, queste espressioni dure possono e, secondo me sono, giustificate”.
Le nuove assunzioni nel sistema carcerario e il tema dei suicidi
Durante l’interrogazione parlamentare, Carlo Nordio ha sottolineato che grazie al governo Meloni sono avvenute “un totale di 2mila extra assunzioni di polizia penitenziaria in soli 24 mesi. Oggi a fronte di una dotazione organica complessiva di 42mila unità quelle presenti ammontano a 37.088 registrando una carenza del 13,45% che sarà colmata il più presto possibile”. Il ministro della Giustizia ha successivamente spostato l’attenzione sull’importanza del “commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria” e sulla risoluzione del problema riguardante il numero di suicidi «abbiamo investito molto sul potenziamento della rete di assistenza psicologica e il reclutamento di personale specializzato».
Il sistema elettorale dei rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti
“Siamo consapevoli che il sistema elettorale dei rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti sia complesso, presenti delle notevoli criticità e appartenga a un sistema obsoleto” ha detto Carlo Nordio, spiegando come “tutto il governo ha avviato un’interlocuzione con la Federazione nazionale della stampa e con l’Ordine professionale dei giornalisti per accelerare le procedure relative al sistema e alle operazioni di voto in tempo utile per le nuove elezioni”. Il ministro ha poi rammentato come “il 6 novembre scorso il Consiglio nazionale dell’Ordine ha fatto pervenire al ministero della Giustizia una proposta di modifica del regolamento sulle procedure elettorali con modalità mista telematica e in presenza per il rinnovo degli organi dell’Ordine dei giornalisti, approvata dal Consiglio stesso, per l’espressione del prescritto parere”, evidenziando inoltre “la massima importanza al diritto costituzionale dell’informazione e all’autonomia dell’Ordine dei giornalisti. Posso assicurare con assoluta certezza un celere rinnovo delle procedure elettorali”.