Nuova Zelanda, Haka in Parlamento dei Maori contro la modifica del Trattato con la Corona britannica (video)

14 Nov 2024 19:08 - di Gabriele Caramelli

In Nuova Zelanda parlamentari Maori hanno intonato la danza e il canto tribale dell’Haka contro una nuova proposta di legge in discussione in Parlamento. Una forma di ribellione verso la mozione che modifica il documento che regola le relazioni tra la popolazione Maori e la corona britannica,  il trattato Waitangi firmato nel 1840 da più di 500 capi Maori e la corona britannica di quel tempo. Nonostante il nuovo disegno di legge sia passato in prima lettura, la seduta ha subìto un’interruzione quando i partiti d’opposizione hanno deciso di unirsi alla danza tribale guidata dalla deputata 22enne Hana-Rawhiti Maipi-Clarke, che ha anche stracciato la copia della proposta in votazione.

I Maori e l’Haka contro la riduzione dell’influenza nativa

La nuova proposta di legge tende a ridurre l’influenza dei Maori, per questo motivo i parlamentari Maori  hanno deciso di inscenare la danza di guerra. In base alle notizie riportate dal quotidiano The New Zealand Herald, la giovane parlamentare maori che ha guidato la protesta è stata sanzionata dal presidente della Camera Gerrie Brownlie, il quale ha inoltre criticato fortemente il suo atteggiamento. Invece, secondo quanto riportato dal canale YouTube del The Times and The Sunday Times, il parlamentare laburista e leader maori. Willie Jackson, ha ricevuto l’espulsione dall’aula dopo aver definito “bugiardo” David Seymour, l’ideatore del progetto legislativo. Non è la prima volta che un parlamentare si esibisce con la danza tribale maori dell’Haka: nel 2023 il politico maori Rawiri Waititi aveva infranto il protocollo istituzionale neozelandese esibendosi prima nel canto e nel ballo e poi al giuramento al re inglese Carlo III.

L’innesco delle manifestazioni e le lettere degli avvocati

Anche alcuni cittadini neozelandesi hanno deciso di impegnarsi contro questa proposta, infatti migliaia di persone stanno reagendo contro il provvedimento con una marcia di 9 giorni: dopo essere partiti dalla punta dell’Isola nord, i manifestanti dovrebbero riuscire a raggiungere il Parlamento martedì 19 novembre. Più di 40 avvocati neozelandesi hanno deciso di inviare una lettera aperta al primo ministro Christopher Luxon e al procuratore Generale Judith Collins, cercando di persuaderli a cambiare idea e quindi a evitare l’approvazione della normativa.

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