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Pediatra russa arrestata per aver criticato la guerra in Ucraina: denunciata dalla moglie di un soldato ucciso

Pediatra russa arrestata per aver criticato la guerra in Ucraina: denunciata dalla moglie di un soldato ucciso

Esteri - di Gabriele Caramelli - 16 Novembre 2024 - AGGIORNATO 16 Novembre 2024 alle 17:21

La pediatra russa Nadezhda Buyanova ha ricevuto una condannata a 5 anni e mezzo di carcere per aver criticato la guerra in Ucraina. La relatrice dell’Onu per i diritti umani in Russia, Mariana Katzarova, ne ha chiesto il rilascio “immediato”, in quanto è “spaventoso condannare un medico per un commento privato non provato fatto nell’esercizio delle sue funzioni professionali”. Infatti sul caso non ci sono neanche prove concrete, solo la testimonianza di una madre che dopo la visita medica per il proprio pargolo, avrebbe denunciato l’accaduto.

L’Onu chiede il rilascio per la pediatra russa

Katzarova ha denunciato il metodo di detenzione della Federazione russa, attestando che si tratti di una “sistematica soppressione delle voci dissenzienti da parte della Russia”. Stando a quanto riportato dalle Nazioni unite, la dottoressa sarebbe stata denunciata dalla moglie di un soldato russo ucciso in Ucraina durante i combattimenti, accusandola di aver commentato in modo deplorevole la vita del defunto durante la visita al figlio della signora. “Questo processo frettoloso, basato principalmente sulla testimonianza di un bambino di sette anni, è un altro esempio di processi farsa in Russia, che prendono di mira individui solo per la loro posizione contraria alla guerra”, ha precisato la delegata dell’Onu.

I medici russi protestano per la condanna della dottoressa

5 anni e mezzo di detenzione per una donna che salva vite umane, nello specifico dei pazienti più piccoli, sono un’esagerazione se si pensa all’imputazione che punisce il ‘reato d’opinione’. I medici russi non ci stanno e infatti hanno deciso di firmare una lettera aperta in cui chiedono il rilascio della collega. La relatrice Un, Mariana Katzarova ha sottolineato che il caso della pediatra russa Buyanova è emblematico “in Russia, volto a mettere la museruola ai critici della guerra e a instillare la paura nel popolo russo”. Secondo la relatrice Onu “tutte le accuse contro di lei devono essere ritirate. Le leggi che soffocano la libertà di parola, come quelle sulla censura di guerra, devono essere abrogate con urgenza”.

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di Gabriele Caramelli - 16 Novembre 2024